“Il senso nascosto” di Fortunato Calvino

Un viaggio tra bugie, carezze e solitudini
Servizio di Andrea Fiorillo

Napoli - Dal 27 febbraio al 3 marzo, alla Sala Assoli dei Quartieri Spagnoli, è in scena "Il senso nascosto”, il nuovo spettacolo scritto e diretto da Fortunato Calvino.
Interpretato da Pietro Juliano e Antimo Casertano, è la storia di un incontro che si ripete, tra un uomo sposato e un giovane ragazzo che vende il proprio corpo per sfuggire alla sofferenza dello sfruttamento. Due individualità che si incontrano, con le proprie solitudini, le proprie esigenze, le proprie mancanze, mentre intorno la vita pulsa ed entra prepotentemente nell’intimità scandendo i ritmi degli incontri.
Da una parte un uomo sposato, che non ha mai avuto la forza di rivelare alla moglie la sua verità, questa sua omosessualità vissuta sempre di nascosto, tra le chat ed i cinema a luci rosse, dove però le solitudini si amplificano e gli incontri non riempiono mai le mancanze; dall’altra un giovane, figlio dei tempi moderni, di una crisi economica dove lo sfruttamento nel mondo del lavoro è la norma, dove le esigenze crescono ma diminuiscono le possibilità, dove si decide di usare il proprio corpo come riscatto, come alternativa al vuoto sociale.
Due corpi nudi in scena che si incontrano, ma che non si raccontano, accomunati da rinunce e rabbia, che divengono dolore, mancanza, solitudine. Una verità che arriva solo sul finale, quando si supera il “vivere virtuale” al quale siamo ormai assuefatti, quando i corpi si incontrano davvero, oltre al sesso, quando ci si racconta, ci si mette in gioco, ci si scontra, e ci si trova.
"Il senso nascosto" è un viaggio attraverso le bugie necessarie, le carezze cercate, le solitudini che troppo spesso diventano normalità.
Precisa e attenta la regia di Calvino, dove ottima risulta la prova degli attori, lallestimento si avvale delle musiche originali di Paolo Coletta, le scene di Paolo Foti, i costumi di Rosa Della Rosa e il disegno luci di Renato Esposito.

 

1 marzo 2014


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