LASCIAMOCI SEDURRE DAL TEATRO

Presentata davanti a un folto pubblico la nuova stagione del NEST.

Di Antonio Tedesco

Cos’è il NEST? Una compagnia teatrale, un centro di aggregazione sociale, un luogo di cultura situato nel cuore di quello che i sociologi definiscono “un quartiere difficile”? Tutto questo, ma non solo. Saldamente attestato nei locali di un edificio scolastico da anni in disuso, il NEST (Napoli Est Teatro) è diventato un punto di riferimento per l’intero quartiere, San Giovanni a Teduccio, periferia est di Napoli, ex zona di insediamenti industriali,  ad alta densità abitativa. Scarsità di infrastrutture (anche se negli ultimi anni qualcosa si sta muovendo), di luoghi di aggregazione, sacche di disagio sociale. Il NEST è un’iniziativa autonoma, opera di un gruppo di coraggiosi teatranti (Giovanni Di Leva, Giuseppe Miale Di Mauro, Giuseppe Gaudino, Adriano Pantaleo) e del loro affiatato gruppo di collaboratori. Riempie un vuoto e offre alla gente del quartiere un’alternativa concreta e accessibile. Come dal canto loro fanno Il Nuovo Teatro Sanità nell’omonimo quartiere di Napoli e il Teatro Area Nord nella zona di Piscinola. Esempi virtuosi di un teatro militante che svolge un servizio di pubblica utilità attraverso il proprio impegno e la piena partecipazione sul territorio. 

Una conferma dell’efficacia di tale azione si è avuta giovedì 3 ottobre, quando al NEST è stata presentata la nuova stagione (non a caso intitolata: Lasciati sedurre dal teatro) davanti ad un folto pubblico che andava molto al di là di quello canonico di giornalisti e addetti ai lavori. Un esempio di partecipazione che è anche una risposta e una testimonianza. Un segnale di apprezzamento per il lavoro che la Sala e i suoi animatori hanno svolto in questi anni. Al quale il teatro risponde a sua volta proponendo, per la stagione 2019/2020, un interessante cartellone articolato su undici spettacoli, più alcune serate “speciali” fuori abbonamento. Tre di questi spettacoli sono produzioni dello stesso NEST che intende, così, festeggiare i suoi primi dieci anni di attività. Tra questi una prima assoluta, Il berretto a sonagli – a’nomme ‘e Dio, un riadattamento della famosa commedia di Pirandello ad opera di Francesco Niccolini che parte dalla prima stesura realizzata in dialetto dall’ autore siciliano, per contaminarla poi con il linguaggio napoletano, ottenendo così un effetto originale e puntando, al contempo, all’attualizzazione dei personaggi. Insieme a questo, Love bombing, e 12 baci sulla bocca, che sono due capisaldi del repertorio della Compagnia. Ai detti spettacoli si accompagna una scelta variegata di allestimenti non necessariamente legati ad altro filo conduttore che non sia quello di proporre un’idea di teatro contemporaneo e coinvolgente che sappia attirare, interessare e appassionare il pubblico. Si va da Romeo e Giulietta non sono morti di e con Salvatore Caruso e Tonia Garante in cui si ipotizza un diverso esito della celeberrima storia d’amore shakespeariana, a Un’ora di niente, un monologo di Paolo Faroni; si prosegue con 7 anni di José Cabeza e Julia Fontana (traduzione di Enrico Ianniello) per la regia di Francesco Frangipane, sorta di psicodramma sul tema della responsabilità e della colpa, e Famiglia, regia e drammaturgia di Valentina Esposito, un importante allestimento con tredici attori in scena prodotto dalla Compagnia Fort Apache Cinema Teatro composta da ex detenuti che hanno trovato nell’attività scenica forme e motivazioni per un dignitoso reinserimento sociale. Ci sarà poi uno Stabat Mater in napoletano su testo di Antonio Tarantino e regia di Luca Guadagnino. Altro appuntamento importante, quello con Totò e Vicé, nel quale due veterani della scena siciliana come Enzo Vetrano e Stefano Randisi, si confrontano con la scrittura di Franco Scaldati in un poetico e divertente gioco del doppio e dell’uguale; seguirà Farfalle, testo e regia di Emanuele Aldrovandi, Premio Hystrio scritture di scena 2015, combattivo esempio di drammaturgia contemporanea che ha avuto il suo debutto a New York. Il cartellone prevede ancora, per il periodo natalizio, le Ebbanesis in concerto, lo spumeggiante duo composto da Viviana Cangiano e Serena Pisa con le loro originali rivisitazioni di canzoni classiche e popolari. Poi ci sono gli “scambi” con il Nuovo Teatro Sanità, con gli insoliti spettacoli “fuori scena”, Teduccio on the road, progetto a cura del NEST, incentrato su brevi sequenze teatrali che si svolgono a bordo di auto in movimento, e Tour de vasc, ideato da Carlo Gertrude per il N.T.S. che porta il teatro fin dentro i famosi “vasci” napoletani. E’ prevista anche una serata con Anna Bonaiuto che legge pagine da L’amica geniale di Elena Ferrante, e tre appuntamenti speciali con prestigiosi attori quali Marco D’Amore, Rocco Papaleo e Massimiliano Gallo, nella già sperimentata formula: “Una serata al NEST con…”.

A tutto questo si accompagnano laboratori e attività sociali in stretta connessione con il territorio, tra i quali spicca un laboratorio teatrale per bambini e ragazzi, fino ai 14 anni, che la Compagnia del NEST offre in forma completamente gratuita, confermando la sua vocazione di teatro “aperto” al Quartiere e alla città.


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