otello circus Un’opera lirico – teatrale ispirata ai testi di Giuseppe Verdi e William Shakespeare
per il Napoli Teatro Festival Italia Cortile
d’Onore di Palazzo Reale 16/17 giugno
Servizio di Rita Felerico
Napoli – Lo spettacolo di Antonio
Viganò regista
e direttore artistico della Compagnia Teatro
La Ribalta – Accademia della Diversità di Bolzano è
un’esperienza che lascia un segno; OTELLO CIRCUS premio UBU 2018 – progetto
speciale, cavalca un linguaggio non banale, diviene – per il coinvolgimento con gli spettatori - una
narrazione che sconfina oltre le autoreferenzialità. Frutto del lavoro e della
passione di un regista che da anni affronta i temi del ‘diverso’, Otello
Circus propone in chiave poetica una tragedia umana, quella della
gelosia, con un linguaggio di comunicazione semplice e di grande presa. Formatosi
alla Scuola del Piccolo Teatro e all’Ecole Jacques Lecoq di Parigi, Viganò si è avvicinato alla danza con Carolyn Carlson e Julie Anne Stanzak,
dirigendo in seguito spettacoli per l’infanzia e la gioventù e vincendo 5 premi
ETI Stregagatto. Regista per cinque anni della Compagnia francese Oiseau Mouche , la prima compagnia teatrale Europea
costituita da uomini e donne in situazione di handicap, Antonio
Viganò ha lavorato prima in Francia con le Centre Drammatique Le Grand Bleu di
Lille e poi allo Schauspielhaus di Zurigo. Docente presso
La Sapienza e all’ Università di Lecce, i suoi testi sono stati tradotti e
rappresentati in lingua francese, russa , tedesca e spagnola. Accolti in un
circo dall’atmosfera un po’ dismessa e romantica, gli spettatori sono invitati
a sedere in cerchio su una impalcatura di legno, che ricorda lo spazio del Globe Theatre, e da
quel momento in poi qualsiasi cosa accada assume un duplice significato,quello
dei testi ai quali si ispirano (l’Otello di Verdi e di Shakespeare) e quello
che questi meravigliosi attori ‘diversi’ vogliono dirci.
“La Compagnia si avvicina a
questo mondo non con intenti terapeutici o pedagogici, né tanto meno sociali-
spiega il regista- ma per cogliere il
mistero che appartiene all’inesplicabilità dell’arte , mentre la terapia è
costretta a fermarsi su questa soglia. Per loro il teatro è una necessità, un
atto politico, un luogo del riscatto sociale, dove si esplorano linguaggi e
forme di teatro che rende queste persone diverse dalla loro “diversità”, non la
rimuove , non la esibisce e non la consacra ma trasfigura la loro realtà in
qualcosa di molto più potente. Il teatro li emancipa dalla loro condizione,
promuovendone la dignità in quanto persone portatrici di una propria autenticità, poetica e un’artisticità vera”
.Così Viganò descrive l’esperienza. Composta da dieci attori e
attrici permanenti: Rodrigo
Scaggiante, Marika Johannes, Jason De Majo, Michael Untertrifaller, Mirenia
Lonardi, Rocco Ventura, Mathias Dallinger, Matteo Celiento, Daniele Bonino,
Melanie Goldner, la direzione per la formazione e
l’attività laboratoriale è affidata a
Paola Guerra, (moglie di Antonio Viganò) “poeta e anima”
della Compagnia. Lo spettacolo ha
debuttato a Milano al Teatro
La Cucina nel
2018, riscuotendo un subito successo grazie anche all’originale formula che
assembla l’allestimento teatrale all’opera lirica; tutto il percorso scenico infatti
è affiancato dall’Orchestra AllegroModerato di Milano: trentuno tra
attori, attrici, musicisti e cantanti, per la maggior parte con handicap,
magistralmente diretti da Pilar Bravo. Belli gli effetti scenografici che
sottolineano la poeticità o la drammaticità
di alcuni momenti, nei quali gli attori/ personaggi circensi si muovono e si lasciano andare, girando e
muovendosi a volte freneticamente, incapaci di fermare quel grande circo –
crudele e nostalgico – che è la vita, dove solo l’amore – quello senza infingimenti - può avere un senso.
OTELLO
CIRCUS di Antonio Viganò e Bruno Stori
orchestrazione Marco Sciammarella e Pilar Bravo
direzione Musicale Pilar Bravo
orchestrazione Marco Sciammarella e Pilar Bravo
direzione Musicale Pilar Bravo
con TEATRO LA
RIBALTA-KUNST DER VIELFALT: Rodrigo Scaggiante,
Mirenia Lonardi, Matteo Celiento, Maria Magdolna Johannes, Jason De Majo,
Michael Untertrifaller, Daniele Bonino, Rocco Ventura
con ORCHESTRA ALLEGROMODERATO: Luca Baldan
e Davide Bagliani
(percussioni), Alice Catania (flauto), Miriam Marcone (clarinetto),
Alessio De Paoli
e Riccardo Masciadri
(contrabbasso), Christian Mascheroni (pianoforte), Maria Press, Marco Sicca, Maria Pia
Abate, Pietro W. Di Gilio, Pasquale Prestinice, Jacopo Wiquel (violini), Andrea Stringhetti, Giulia Garitta
(violoncello), Marco Sciammarella (xylofono),
Carlo Pensa
(metallofono),
Paolo Cauteruccio (tenore), Filippo Rotondi (baritono), Francesca Pacileo (soprano)
scene e regia Antonio Viganò
collaborazione artistica Antonella Bertoni
costumi Roberto Banci – Sartoria Teatrale Tirelli
light design Michelangelo Campanale
direzione tecnica Andrea Venturelli
direzione di produzione Paola Guerra
distribuzione Claudio Ponzana
produzione Teatro La Ribalta – Kunst Der Vielfalt
in collaborazione con Lebenshilfe Südtirol, Res. Artistiche “Olinda” – Festival “Da Vicino Nessuno È Normale” – Milano
con il sostegno della Fondazione Altamane Italia
scene e regia Antonio Viganò
collaborazione artistica Antonella Bertoni
costumi Roberto Banci – Sartoria Teatrale Tirelli
light design Michelangelo Campanale
direzione tecnica Andrea Venturelli
direzione di produzione Paola Guerra
distribuzione Claudio Ponzana
produzione Teatro La Ribalta – Kunst Der Vielfalt
in collaborazione con Lebenshilfe Südtirol, Res. Artistiche “Olinda” – Festival “Da Vicino Nessuno È Normale” – Milano
con il sostegno della Fondazione Altamane Italia
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