“FISICA/MENTE“ uno spettacolo di Luciano Melchionna testo di Luciano Melchionna e Betta Cianchini

per il Napoli Teatro Festival Italia al Teatro Sannazaro 12 giugno 2019 

Servizio di Rita Felerico

Napoli - Maria Bolignano in una bellissima prova teatrale, il monologo scritto da Luciano Melchionna e Betta Cianchini collaudati autori di successo, amati dal pubblico per il fortunato e originale Dignità autonome di prostituzione, quasi sempre nei cartelloni. La protagonista, interpretata dalla Bolignano con tragicità ed ironia, nella difficile storia della sua vita, nella disavventura inaspettata che le taglia inesorabilmente  le gambe, strumento del suo successo e motivo per esistere, trova il coraggio e la forza per combattere e affrontare una nuova situazione di esistenza, diversa ma altrettanto intensa e vissuta, da campionessa quale sempre è stata. Nuoterà diversamente. La diversità non come ostacolo quindi, piuttosto come stimolo per altri orizzonti di comprensione, come amore per quel senso dell’abitare il mondo spesso perso in altri orizzonti meno veri e costruiti da conformismo e pregiudizi. La campionessa nel suo monologo a tratti visionario, a tratti realisticamente tagliente, a tratti malinconico e ferito, affida  al nipote il compito di tramandare la sua esperienza e i significati in essa segnati, decifrati, con grande disponibile fiducia.     
“”Un nipote “diversamente normale”… fortunato? Fortunati entrambi, zia e nipote? Fortunato sicuramente chi li incontrerà sul cammino”, annota il regista. Bravissima nei panni della campionessa tradita dal destino, la Bolignano riesce a farci immaginare e vedere con il suo sguardo, ad entrare nel suo dramma, con scoppi improvvisi di condiviso, euforico canto. Lo spettacolo inaugura  la sezione SportOpera -curata con attenzione particolare e amore d’artista da Claudio di Palma, in collaborazione con  Vesuvioteatro - che già nelle precedenti edizioni ha regalato interessanti pagine di teatro; quest’anno il tema è la trasgressione all’equilibrio tra record e stile, spiega Di Palma, si parte dall’Errore Sportivo, ovvero dai possibili racconti che il corpo dell’atleta suggerisce quando viola l’armonia. La scena, il recitare in un triangolo di alluminio posto quasi in proscenio, mi ha ricordato inevitabilmente  la Winnie dei Giorni felici di Beckett, sepolta nel suo cumulo di sabbia; ma qui la vitalità predomina, la sfida è protagonista, al fine di superare il tempo delle ostilità e degli ostacoli, per riappropriarsi del  tempo, come ci suggerisce anche la mostra di Gianluca Carbone Sportime, che accompagna lo spettatore nell’ospitale Teatro Sannazaro prima di ogni spettacolo.

Avrei voluto correre e saltare.
Come dentro, anche fuori.
Avrei voluto continuare, avrei voluto continuare a vincere.
Per me.
Per i miei genitori.
Mia sorella sarebbe stata fiera.
Ho fatto un’altra vita.
Ho corso un’alta corsa.

uno spettacolo di Luciano Melchionna
testo di Luciano Melchionna e Betta Cianchini
con Maria Bolignano
installazione Michele Iodice
costumi Milla
musiche a cura di Riccardo Regoli
assistente alla regia
Sara Esposito
SI RINGRAZIA PER LA PREZIOSA CONSULENZA Roberto Valori (presidente nuoto paraolimpico italiano) e Arturo Mariani (scrittore e atleta con una gamba)
un ringraziamento speciale a
Imma Cerasuolo
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro


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