“IL MAESTRO PIÙ ALTO DEL MONDO - morte di un matto” testo e regia Mirko Di Martino con Orazio Cerino
Per Napoli Teatro Festival Italia al Teatro Galleria Toledo Napoli il 25 giugno 2019
Servizio di Pino Cotarelli
Napoli – A Galleria Toledo, teatro impegnato nel sociale con ““IL MAESTRO
PIÙ ALTO DEL MONDO - morte di un matto” testo e regia Mirko Di Martino con Orazio
Cerino, con riferimento al maestro elementare Franco Mastrogiovanni di anni 58,
morto il 4 agosto 2009, in condizioni disumane durante un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) a
cui era stato sottoposto, tenuto legato mani e piedi, senza mangiare e in condizioni disumane nel
reparto di Psichiatria dell’ospedale di Vallo della Lucania Salerno), dove era
stato ricoverato forzatamente 87 ore prima. Caso chiuso di recente dalla Cassazione con
pene lievi sospese per 6 medici e 11 infermieri. L’interpretazione emotiva di
Orazio Cerino nel raccontare e indagare i fatti accaduti, con una scansione cronologica,
di quanto registrato dalle telecamere di sorveglianza e quanto riportato nei referti
clinici nei giorni del ricovero, è riuscita a provocare emozione e tensione nel
pubblico per il racconto che annunciava già dall’inizio la sua conclusione. Sono
venute fuori le implicite superficialità di addetti e di autorità varie, vecchi
rancori risalenti alla militanza politica giovanile del maestro, degli anni ’70
in cui non solo a Salerno, che era a prevalenza fascista, erano frequenti gli
episodi di scontro e pestaggio fra militanti di sinistra e di destra. Il
maestro, che era considerato dai suoi alunni, l’insegnante più alto del mondo
per i suoi 193 centimetri, era anarchico ed era già stato ospite della galera e
del manicomio, nonostante fosse considerato un uomo tranquillo da quelli che lo conoscevano. L’ultimo ricovero, che
gli è costato la vita, è avvenuto per guida oltre i limiti di velocità e per
non aver voluto fermarsi all’alt, scappando in mezzo al mare e solo quando ha
deciso di tornare lo ha fatto cantando Addio
Lugano bella. Quando è stato catturato e destinato al TSO, il professore ha
chiesto di non essere portato al reparto di Psichiatria dell’ospedale di Vallo
della Lucania Salerno perché temeva per la propria vita, avendo avuto
precedenti esperienze. Quindi è lo strumento del TSO, di cui è stato vittima il
maestro, ma non solo lui, che andrebbe regolato, cambiato radicalmente per sottrarlo
all’abuso? Cambiare quindi il pensiero comune che immagina il TSO come
strumento che colpisce solo ossessi e furiosi temporaneamente o stabilmente
pericolosi, che lo considera brutale ma non evitabile. Orazio Cerino aggiunge poi
le riflessioni di Grazia, la nipote del maestro, che conserva ancora disegnini
e letterine dei vari alunni, che lo descrive come uno zio normale, lo zio dei
giochi che permetteva di saltare sui letti, uomo colto, amante del cinema e del
teatro.
«Lo spettacolo — spiega Mirko Di Martino — è un monologo di teatro civile
che ripercorre una storia vera, tragica e
oscura. Dieci anni dopo, i medici e gli infermieri responsabili della morte di
Mastrogiovanni sono stati processati e condannati. Ma restano aperti tanti
interrogativi. Il caso Mastrogiovanni non è un caso isolato: il TSO è un
provvedimento largamente utilizzato nel sistema sanitario italiano, nonostante
sia molto contestato. Lo spettacolo indaga il complesso rapporto tra cura e
detenzione, salute e follia. Oggi che il malato di mente è diventato un peso
per la comunità, una minaccia all’ordine sociale, il TSO è diventato la strada
più sbrigativa per liquidare in fretta il problema»
con ORAZIO CERINO
testo e regia MIRKO DI MARTINO
scene di GILDA CERULLO E RENATO LORI
assistente scenografa GRAZIA IANNINO
scene realizzate DA ALLIEVI DI SCENOGRAFIA DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI
musiche originali TOMMY GRIECO
aiuto regia ANGELA ROSA D’AURIA
assistente volontario GIUSEPPE ANIA
ufficio stampa CHIARA DI MARTINO
produzione TEATRO TRAM NAPOLI e COMPAGNIA TEATRO DELL’OSSO
testo e regia MIRKO DI MARTINO
scene di GILDA CERULLO E RENATO LORI
assistente scenografa GRAZIA IANNINO
scene realizzate DA ALLIEVI DI SCENOGRAFIA DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI
musiche originali TOMMY GRIECO
aiuto regia ANGELA ROSA D’AURIA
assistente volontario GIUSEPPE ANIA
ufficio stampa CHIARA DI MARTINO
produzione TEATRO TRAM NAPOLI e COMPAGNIA TEATRO DELL’OSSO
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