“SERATA D’AMORE” di Manlio Santanelli e Isa Danieli da testi di Annibale Ruccello
Al
Teatro Nuovo di Napoli dal 26 al 30 ottobre 2016
Napoli
– Aspettativa e grande emozione per la prima del 27 ottobre di “Serata d’amore”, che
ha aperto la stagione 2016/2017 del Teatro Nuovo, l’omaggio dedicato ad
Annibale Ruccello nel trentennale della sua scomparsa, dagli autori Isa Daniele
e Manlio Santanelli. Un lavoro tratto dagli scritti di Ruccello, autore di
successo scomparso prematuramente, molto amato da spettatori ed addetti ai
lavori. Significativa in sé la rappresentazione proprio in quel Teatro Nuovo
che ospitò i lavori dell’autore, che erano già alla ribalta nazionale, e dove
questi si esibì con la compagnia “Il Carro” da lui stesso fondata. Unica
protagonista dello spettacolo Isa Danieli, già musa ispiratrice del principale
personaggio di Ferdinando, guidata dal regista Manlio Santanelli, in una
intensa prestazione in cui anche gli interlocutori invisibili dei suoi
farneticanti dialoghi quasi prendono forma; nella sequenza si sono alternate: Donna
Clotilde, Ida, e Jennifer, rispettivamente dai testi di
Ruccello: “Ferdinando”, “Week end” e “Le cinque rose di
Jennifer”.
Donna Clotilde, baronessa borbonica contrariata dall’unificazione d’Italia, che vive di lamentele:
verso la cugina donna Gesualda rinfacciandole di fargli da infermiera solo per
interesse nell’eredità, verso il parroco del paese Don Catellino accusato di
ruberie e dell’attaccamento morboso con la cugina. Anche il nipote Ferdinando,
improvvisamente comparso, dopo una ventata di freschezza per l’improbabile
amore va via con una cassetta di danari ed entra a far parte delle lamentele
della donna restituendole la sua normale monotonia.
Jennifer è un travestito con monolocale a Napoli che scalpita nell’attesa di
una telefonata di Franco, suo amante. Telefonata che non arriva mai, forse, lei
crede, per un'interferenza che le fa ricevere, invece, tutte le chiamate del
quartiere. Neanche Anna, altro travestito (interpretato sempre, in questo
spettacolo, da Isa Danieli), la distrae dall’attesa. Si intrattengono con
confidenze personali e Anna gli rivela che finalmente ha un amore costante,
quello della sua gattina Rusinella. Ma Jennifer non si accontenta, attende
ancora quell'ultima telefonata, e in quell'attesa maturerà la sua fine.
Ida, professoressa meridionale quarantenne vive nella periferia di Roma e
dà lezioni a Marco uno studente figlio della fruttivendola. Riceve l’idraulico
Narciso col pretesto della manutenzione della caldaia ed intreccia con lui una
relazione che viene scoperta da Marco col quale intreccerà, a sua volta, una
tresca per evitare di farsi ricattare. Il sospetto, però, che la madre del
ragazzo abbia intuito spinge la professoressa al crollo nervoso nel quale
ricorda e descrive la favola-incubo della “signora cu lu zampone” che gli
veniva propinata dalla mamma da bambina per farla mangiare.
Unico denominatore per
queste donne: il prezzo da pagare per un amore desiderato sotto qualsiasi forma
e la solitudine come unica speranza dopo la resa per una vita che si è rivelata
senza scopi né entusiasmi. Schegge di vita reale che un fine indagatore come
Ruccello riesce a percepire e a descrivere molto bene e che una grande attrice
come Isa Danieli ci ha riportato nella cruda realtà.
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