“SALVATORE GARGIULO 1 E 2” Testo e regia di Franco Pinelli
Al Teatro Sanacore di San
Giorgio a Cremano dal 7 al 9 febbraio
Servizio di Antonio Tedesco
Salvatore
Gargiulo è un tassista che, pur conservando la sua identità, si destreggia tra
due mogli e due case differenti, organizzando perfettamente la sua vita tra i
turni di lavoro e entrambe le consorti che sono, ovviamente, ignare l'una
dell'altra. Finché un banale incidente non manderà tutto all'aria, innescando
una serie di equivoci a catena e una girandola di situazioni ai limiti
dell'assurdo in cui il povero tassista, nel tentativo di riparare, o quantomeno
di limitare, il danno, viene trascinato in un crescendo sempre più vorticoso.
Ci troviamo, come si può vedere già da questi
pochi accenni, di fronte ad una commedia fortemente strutturata nel suo
intreccio di equivoci e situazioni, ma che proprio per questo si presta
agevolmente ad adattamenti e variazioni senza perdere la sua carica impetuosa
di coinvolgente comicità. Tutto parte da Run
for your wife, commedia
di Ray Cooney che ha tenuto cartellone per nove anni a Londra. Adattato in
Italiano da Iaia Fiastri nel 1983, per conto della più famosa coppia del teatro
leggero italiano, Garinei e Giovannini, diventa Taxi a due piazze, uno
dei cavalli di battaglia di Johonny Dorelli, ripreso, poi, alcuni anni fa, in
quella stessa versione dal figlio di Dorelli stesso, Gianluca Guidi che l'ha
portato in scena, insieme a Giampiero Ingrassia, per la regia di Gianluca
Ramazzotti. Un testo, dunque, che non
poteva non trovare anche una sua versione napoletana nell'efficace adattamento
che ne ha ricavato Franco Pinelli che, dopo una prima versione del 2016, ha
riproposto il suo Salvatore Gargiulo 1 e 2 al Teatro Sanacore di San Giorgio a Cremano
dal 7 al 9 febbraio scorsi, con un nuovo cast di attori che comprende Loredana
Striano, Fabiola Maria Borriello, Franco Pinelli, Carlo Maratea, Giovanni
Striano, Luigi Montella, Michele Ferrante, in una bella scenografia stilizzata,
giocata tutta sul contrasto di due colori, a simboleggiare la doppia vita del
protagonista.
Pinelli,
pur mantenendosi fedele al testo originale si concentra sul valore aggiunto di
una comicità dai toni schiettamente napoletani, adattando allo spirito della
città, e soprattutto alla sua tradizione teatrale, il rocambolesco intreccio
nel quale il tassista Salvatore Gargiulo, appunto, si dibatte cercando
disperatamente di salvare capra e cavoli (cioè la prima e la seconda moglie).
Commedia per sua stessa natura giocata tutta sul ritmo, sulla velocità, sugli
incastri spericolati di equivoci e doppi sensi, risulta, alla fine, pienamente
godibile proprio in quei risvolti di napoletanità che il regista-autore, anche
protagonista nel ruolo di Gargiulo, è riuscito ad immettervi dando a tutto il
lavoro un carattere di rinnovata originalità.
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