Al Teatro
Cilea di Napoli dal 5 al 18 aprile 2018
Servizio di Pino Cotarelli
Napoli – Tratta
dall’omonimo film con Massimo Troisi dalla regia di Ludovico Gasparini e
prodotta da Tunnel produzioni, “NO, GRAZIE IL CAFFÈ MI RENDE NERVOSO 2”, è la
versione teatrale della seconda parte dell’omonimo film, scritta in due atti da
Paolo Caiazzo, Lello Arena e Francesco Velonà, per la regia dello stesso Lello
Arena. Michele Giuffrida (Lello Arena), dal
carcere dove (dal 1982) sta scontando la pena dell’ergastolo per essere (nel
film) “Funiculì
Funiculà” il serial Killer di artisti, passa inconsapevolmente il testimone a
Gaetano Giuffrida (Paolo Caiazzo) che vuole emularlo per vivere quel
protagonismo da sempre soffocato dalle quotidiane delusioni per una improbabile
carriera da attore brillante di pièce classiche napoletane, tentata, desiderata
e mai realizzata. Il ricorso alle registrazioni proiettate (dal carcere con gli
incontri del protagonista con Lello Arena, varie edizioni straordinarie di
telegiornali che annunciano le scomparse, etc.), oltre a rappresentare la
continuità con la versione cinematografica precedente, integrano le scene dal
palco del teatro e ne restituiscono le originali atmosfere del film. Le
scenografie di Max Comune, mostrano un interno con soggiorno in cui confluiscono
gli ingressi alle varie camere che agevola l’avvicendarsi degli attori e l’utilizzo
della soffitta che si scoprirà essere luogo nel quale vengono alienate le
vittime dei rapimenti (opera di Gaetano) da cui riecheggiano anche voci (imitate)
dei malcapitati Salemme, Sorrentino e Avitabile. Indubbiamente una comicità
reiterata simpaticamente, che cattura e diverte, merito di un’affiatata coppia Paolo Caiazzo (Gaetano) - Francesco
Procopio (cognato di Gaetano) e da Susy Del Giudice (moglie di Gaetano) che
spesso si sono ritrovati a partecipare alle risate che loro stessi hanno procurato,
prima ancora del pubblico che ha ampiamente condiviso la riuscita dello
spettacolo viste le risate e gli applausi di approvazione reiterati. Il personaggio
ben caratterizzato non molto agevole per Nicola Pavese (il figlio di Gaetano) con
alcuni tempi da accelerare, certamente saranno maggiormente rodati nel corslo delle serate in programma. Puntuale l’immancabile
resa dei personaggi di Salvatore Misticone (in questo caso nei panni del padre
di Gaetano) molto amato…….solo per la sua preziosa pensione. Sicuramente è l’ennesima
conferma di Paolo Caiazzo come attore e autore.
Note del regista Lello
Arena
“Quando
Massimo mi affidò il soggetto del film fu chiaro da subito che non sarebbe
stato semplice contenere tutte le possibilità che la storia offriva nell’ambito
e nella durata di un solo film.
Anche la
minaccia preferita del terribile Funiculì Funiculà , ‘o ciuccio è ferito, ma
nun è muorto, faceva chiaramente capire che non poteva essere finita così.
Tutto ciò unito alla pressione dei fans che hanno sempre incessantemente
chiesto, a furore di popolo, instancabili nel corso di questi 35 anni il
ritorno di Michele Giuffrida, di Dieci Decimi e del suo strampalato cane, di
Fusco e Amaniera, dello sfortunato killer a caccia di Nicola e della paziente
Signora Signoriello, mi hanno spinto a tirare fuori dal cassetto la seconda
parte della sceneggiatura. Non era cosa facile ! Doveva arrivare il momento
giusto ! Dovevo avere al mio fianco talenti artistici e produttivi adeguati
all’impresa. E oggi così è !”
Prodotto da Tunnel
con Paolo Caiazzo, Susy Del Giudice, Francesco Procopio, Nicola Pavese,
Maria Chiara Centorami, Salvatore Misticone
regia Lello Arena
scene Max Comune
costumi Rita Boccarossa e Antonietta Rendina
disegno luci Dario Vastarella
musiche Gianni Conte
trucco Ciro Florio
videoscenografie Mariano Soria
grafica e foto Francesco Fiengo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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