RICCARDO III AL CHIOSTRO DI SAN DOMENICO MAGGIORE

Servizio di Andrea Fiorillo

Napoli - Torna a Napoli e ha aperto ClassicoContemporaneo, la rassegna diretta da Gianmarco Cesario, che si è tenuta dal 18 al 23 agosto, nel chiostro del complesso di S.Domenico Maggiore lo spettacolo di Riccardo De Luca, Preludio alla Tragedia di Re Riccardo III di William Shakespeare. Dopo il debutto nellambito della rassegna Tutto il mondo è palcoscenico, al Nuovo Teatro Sancarluccio, lo stesso De Luca in qualità di narratore e Roberto Azzurro, nei panni di Re Riccardo, hanno accolto gli spettatori nella meravigliosa cornice del convento trecentesco ripercorrendo e raccontando tutte le più importanti interpretazioni teatrali e cinematografiche della tragedia scritta dal Bardo, e questa narrazione dai toni leggeri diventa preludio alla messinscena del testo originale, necessario, come afferma lo stesso regista, perchè ci sono immensi Riccardo III nella storia e non si può non fare i conti con loro per quanto immaginando questi conti un giocoso incontro/scontro. Preludio alla ingarbugliata storia del Riccardo di Gloucester shakespiriano, dal sapore teatral/didattico ché se ne sappiamo qualcosa in più comprendiamo meglio a fondo. Preludio a quello che sarà il nostro Riccardo III, con le chiavi di lettura ben visibili, assieme ad alcuni personaggi e delle scene del primo atto più un prologo e un epilogo scritti ex novo che ci facevano play e ci rendevano il preludio un gioco a sé.

Il testo diventa materia viva nella voce degli attori che leggono e recitano le parti più significative, facendo diventare lo spettacolo un unicum nel quale la tradizione narrata nel prologo si fa contemporaneità. Una musica che ricorda i motivi cinquecenteschi, ma che si trasforma, rimandando ai nostri tempi, rendendo la tragedia vicina a noi, investendone le parole del ritmo della nostra esistenza. Meraviglioso e drammaticamente surreale lepilogo nel quale Riccardo III saluta e si congeda, perché appunto la sua storia è la storia di tutti, perché chiunque aspira al potere, chiunque sente forte la necessità, almeno per un volta, di uscire dal branco, di non essere più un moscerino invisibile. Buona la prova di Roberto Azzurro nei panni del sovrano, con una deformità convincente ed una recitazione che si conferma essere una delle più interessanti della scena napoletana. Al suo fianco Annalisa Renzulli, Francesca Rondinella, Salvatore Veneruso, ed il già citato Riccardo De Luca, a cui va un plauso per la convincente scrittura, meno per una regia a volte assente.

 

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