I CAVALLI DI MONSIGNOR PERRELLI di Peppe Barra e Lamberto Lambertini
Al Teatro
Augusteo di Napoli, da venerdì 8 a domenica 17 novembre 2019
Servizio di Pino Cotarelli
Napoli – Peppe Barra
e Lamberto Lambertini, dopo diversi anni, tornano a lavorare insieme presentando al teatro Augusteo, fino a domenica 17
novembre 2019, “I cavalli di Monsignor Perrelli”. Uno spettacolo “scherzo in musica” in due atti, con Patrizio Trampetti nei panni del Monsignor Perrelli, un sacerdote realmente esistito nella
Napoli rivoluzionaria del 1799, ai tempi di Re Ferdinando IV, che con le sue velleità
da scienziato, le sue smemoratezze, i suoi peccati di gola, le sue manie e le
sue follie, diventa “maschera” di stupidità per Napoli, alla stessa stregua di Giordano
a Milano, Cassandro a Roma, Stenterello a Firenze. Le sue mille stramberie divengono
patrimonio popolare; ricorre infatti ancora oggi il modo di dire: “Mi hai preso
per i cavalli di Monsignore?”, con riferimento ai cavalli che morirono di fame,
quando il Monsignore stava loro insegnando a campare di sola acqua. “Che peccato.. proprio adesso che si erano
abituati!” ebbe a dire lo strampalato Monsignore, personaggio preso in prestito
dal teatro e dal cinema, che fu citato per la prima volta nelle pagine del Corricolo da Alessandro Dumas. Peppe
Barra, dopo La Gatta Cenerentola, torna
a vestire i panni femminili di Meneca, un personaggio ideato ed aggiunto dallo
stesso poliedrico artista; una fedele e petulante perpetua che critica e
asseconda, per convenienza, lo sconclusionato Monsignore a cui è anche
platonicamente affezionata. Le scene di
Carlo De Marino con vista dal balcone della villa, di un Vesuvio fumante ed
eruttante, i costumi d’epoca di Annalisa Giacci e la musica originale di
Giorgio Mellone, riportano le atmosfere ovattate quasi finte del primo ottocento. Un
lavoro che sembra aderire perfettamente alle caratteristiche artistiche di
Peppe Barra che alterna ad una incomparabile e ottima recitazione,
confidenziali colloqui, a sipario chiuso, con un pubblico complice e divertito.
Anche Patrizio Trampetti riesce a rendere viva l’inconsapevole stupidità del
Monsignore nelle sue pretese di far vivere le due povere bestie senza mangiare
o quando afferma che il mare è salato a causa delle alici salate o quando scrive
ad una Marchesina una lettera in cui spiega di aver perso un oggetto in argento
nella sua ultima visita, salvo poi a trovarlo in una delle tasche dei pantaloni
e quindi avvisare nella stessa lettera, la Marchesina di non preoccuparsi più perché
il problema è risolto. Appropriata anche l’aggiunta degli intermezzi musicali ad
opera di Luigi Bignone ed Enrico Vicinanza (che ricoprono bene anche i ruoli
dei genitori del Monsignore), che alternano alle varie scene della commedia, belle canzoni con ottima esecuzione canora. Uno spettacolo piacevole, ben accolto dal pubblico
numeroso che ha apprezzato e applaudito lungamente tutti gli attori.
I CAVALLI DI MONSIGNOR PERRELLI scherzo in musica in
due tempi di Peppe Barra e Lamberto Lambertini
regia Lamberto Lambertini
con Peppe Barra, Patrizio Trampetti, Luigi Bignone, Enrico Vicinanza,
regia Lamberto Lambertini
con Peppe Barra, Patrizio Trampetti, Luigi Bignone, Enrico Vicinanza,
scene Carlo De Marino
costumi Annalisa Giacci
musiche Giorgio Mellone
coproduzione A.G. Spettacoli e Tradizione e Turismo - Centro di Produzione Teatrale
costumi Annalisa Giacci
musiche Giorgio Mellone
coproduzione A.G. Spettacoli e Tradizione e Turismo - Centro di Produzione Teatrale
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