“La cena delle belve” di Vahè Katcha elaborazione drammaturgica di Julien Sibre
Al Teatro Quirino – Vittorio Gassman – Roma dal
19 febbraio al 3 marzo 2019
Servizio di Rita Felerico
Roma – Il Quirino – Vittorio
Gassman, teatro tra i più amati dai
romani, luogo di ritrovo aperto ad incontri non solo teatrali ( si
presentano libri, si proiettano film – anche gratis – si gustano saporiti
aperitivi ) ha ospitato “ La cena delle belve” , uno dei due testi per il
teatro ( l’altro è “ La farsa “ ) di Vahè Katcha, nato a Damasco nel 1928 ,
morto a Parigi nel 2003, armeno / francese, scrittore di ben 25 novelle e
soprattutto di famose sceneggiature cinematografiche. Il testo ha avuto una versione filmica ( vi era Antonella Lualdi
fra le protagoniste ) ma ha sempre riscosso un notevole successo di pubblico e
di critica nelle varie edizioni teatrali, ed è vincitore di 3 Molières nella elaborazione
drammaturgica di Julien Sibre – classe
1974 – giovane autore e regista formatosi alla Ecole des enfants terrible. La
versione italiana di Vincenzo Cerami – ricordiamo che fu sceneggiatore di
Pasolini e autore del romanzo e poi film di successo ‘Un borghese piccolo
piccolo’ – sposta la scena da Parigi
nella Roma del 1943, all’interno di un appartamento di agiati borghesi.
Apparentemente isolato da ciò che accade fuori, nelle strade della capitale
assediata e violentata dalla guerra, lo spazio della casa accoglie un piccolo
gruppo di amici – o almeno così credevano di essere – , tutti un po’ ‘sbilanciati’ dalle vicissitudini subite, che
desiderano approfittando del compleanno di Sofia festeggiare e dimenticare ‘la
politica’. Sofia è la moglie di Vittorio, uomo colto , proprietario di una
prestigiosa biblioteca , aristocraticamente distaccato dalla passionalità
politica che accompagna, invece, gli altri amici, ma tutti saranno coinvolti in un intricato gioco psicologico nel quale vengono trascinati da un comandante nazista. Her
Kaubach, infatti colto, cinico e determinato, per rispondere con una
rappresaglia alla uccisione di due ufficiali tedeschi avvenuta davanti al
palazzo dove si trovano i protagonisti della vicenda, decide di prendere , per
ucciderli, due ostaggi per appartamento. Cliente di Vittorio, per ‘gentilezza’
lascia che siano loro a decidere chi dovrà essere sacrificato. Da qui inizia il
gioco noir di questa commedia certo, perché molto è espresso sulle linee
dell’ironia e del sorriso, ma che nelle parole ha lo stesso tono di un dramma.
La proposta ‘indecente’ del nazista mette in moto la scoperta di verità
nascoste nella coscienza e nel cuore di ognuno degli amici, seppellite nella
polvere di falsi atteggiamenti o conformismi; la paura della morte smuove pensieri e
azioni che svelano il ‘peggio di sé’, senza remore, perché per salvare
la pelle si è disposti a vendere il meglio che ci appartiene. Il finale
sorprende, come un ‘deus ex machina’ si cala a liberare i protagonisti dalla gabbia in cui si erano
rinchiusi. Tutto fra loro può ritornare come prima? Toni e situazioni svilendo
la ‘parola’ e la sua capacità di dialogare non lo permettono e i più
oscuri sentimenti e pulsioni continueranno ad aleggiare. Una prova questa messa in scena da parte degli attori di
essere un cast omogeneo, nel quale ognuno riesce ad esprimersi con carattere,
dal medico interpretato da Ramazzotti tutto calato nella sua dolente debolezza,
al cipiglio del professore Vincenzo, interpretato da Emanuele Salce,
dall’immedesimazione al personaggio del cieco Pietro interpretato da Francesco
Bonomo, alla densa inspiegabile inquietudine di Vittorio, i cui panni veste
Ruben Rigillo. Ben si inseriscono le
scene animate, in bianco e nero e dai tratti decisi di Cyril Drouin;
coinvolgono lo spettatore su ciò che accade fuori da una finestra, quella
dell’appartamento, volutamente chiusa e ben oscurata.
LA CENA DELLE BELVE di Vahè Katchà
elaborazione drammaturgica Julien Sibre
versione italiana Vincenzo Cerami
regia JULIEN SIBRE e VIRGINIA ACQUA
MARIANELLA BARGILLI Sofia
FRANCESCO BONOMO Pietro
MAURIZIO DONADONI Andrea
elaborazione drammaturgica Julien Sibre
versione italiana Vincenzo Cerami
regia JULIEN SIBRE e VIRGINIA ACQUA
MARIANELLA BARGILLI Sofia
FRANCESCO BONOMO Pietro
MAURIZIO DONADONI Andrea
RALPH PALKA Her Komandant Kaubach
GIANLUCA RAMAZZOTTI il Dottore
GIANLUCA RAMAZZOTTI il Dottore
RUBEN RIGILLO Vittorio
EMANUELE SALCE Vincenzo
SILVIA SIRAVO Francesca
scene Carlo De Marino
costumi Francesca Brunori
disegno luci Giuseppe Filipponio
direzione tecnica Stefano Orsini
costumi Francesca Brunori
disegno luci Giuseppe Filipponio
direzione tecnica Stefano Orsini
Gianluca Ramazzotti per Ginevra Media Production Centro
d'Arte Contemporanea Teatro Carcano
in collaborazione con Festival di Borgio Verezzi
in collaborazione con Festival di Borgio Verezzi
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