“ENRICO IV” di Luigi Pirandello adattamento e regia di Carlo Cecchi
Al Teatro Mercadante – Napoli
dal 26 febbraio al 3 marzo 2019
Napoli
- Pazzia umoristica ed inquietante messa
in scena con l’amato testo pirandelliano
dell’Enrico IV. L’adattamento e la regia di Carlo Cecchi infatti ribalta
il gioco della vita - morte, della
ragione e del sentimento, del logos e della poesia , dell’amore e della
violenza all’interno della scena teatrale e – più in generale – della storia
della rappresentazione teatrale. Enrico IV si specchia, si riflette fra le
pareti scorrevoli e scomposte della scenografia, quel tanto che basta per far
fuggire l’ostacolo del limite, proprio su quel palcoscenico di teatro che è poi
la vita, assi dove si rappresenta l’apparizione del nostro apparire nel mondo.
Sempre emoziona il testo pirandelliano che, come freccia, punta e coglie il
bersaglio, il centro del significato anche in questa lettura che inserisce nei
spaccati di testo originale momenti teatrali che sono più di citazione che di
recitato. Ma la resa resta forte, anche quando Cecchi improvvisa, anche quando
i manichini si mutano in personaggi vivi e viceversa, anche quando la marchesa
appare più maschera iconica che reale personaggio, dando spazio più alle
immaginazioni che al piacere della visione. Ma sta bene così. A raccordare sul
finale ironico - scettico e amaro- dove si rovescia tutto e tutto
si prepara (teatro,personaggi,quotidiana vita ) ad essere ri-rappresentato,
ri-vissuto,ri-recitato, la bella prova
dei giovani attori a confronto con l’istrionico Cecchi. Il Cecchi che
ricordiamo in “ Morte di un matematico napoletano” , scritto da Martone nel
1992 e in una memorabile interpretazione di “Finale di partita “ di Samuel
Beckett. In questa lettura dell’Enrico IV , secondo testo pirandelliano
dedicato al teatro dopo i “ Sei personaggi in cerca d’autore”, bene ha saputo
cogliere Cecchi il messaggio; se nei personaggi in cerca d’autore è il dramma dell’identità, qui è il dramma nel
suo essere dramma e gioca sul finale . Oppone alla morte
( avvenuta per sbaglio o veramente voluta? ci si può chiedere ) con linguaggio velato di leggerezza il suo
messaggio : assoggettarsi alle regole della vita, che è il teatro e che
possiedono il continuo morire e rivivere, cogliere l’immediatezza, che è la
possibilità di vivere. E’ anche questo il fascino del teatro e di questo testo
con la sua capacità di guidarci verso
percorsi sconosciuti di conoscenza. La vita e il teatro visti con gli occhi di un Cecchi, qui anche
grande regista.
ENRICO IV di Luigi
Pirandello
adattamento e regia Carlo Cecchi
con Carlo Cecchi, Angelica Ippolito, Gigio Morra, Roberto Trifirò
e con Dario Caccuri, Edoardo Coen, Vincenzo Ferrera, Davide Giordano, Chiara Mancuso, Remo Stella
scene Sergio Tramonti
costumi Nanà Cecchi
luci Camilla Piccioni
adattamento e regia Carlo Cecchi
con Carlo Cecchi, Angelica Ippolito, Gigio Morra, Roberto Trifirò
e con Dario Caccuri, Edoardo Coen, Vincenzo Ferrera, Davide Giordano, Chiara Mancuso, Remo Stella
scene Sergio Tramonti
costumi Nanà Cecchi
luci Camilla Piccioni
produzione Marche Teatro
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