UTO UGHI in concerto con Andrea Bacchetti al pianoforte
Teatro Bellini 31 ottobre 2018
Servizio di Rita Felerico
Napoli – Una straordinaria esibizione di Uto Ughi
quella di mercoledì 31 ottobre al Teatro
Bellini: insieme al violinista che tutti
amiamo, apprezziamo, ammiriamo, insieme alle note magistralmente suonate ed
interpretate - che hanno inondato di armonie lo spazio gremito della platea e
dei palchi - si è esibito l’ Uto Ughi presentatore, narratore che con grande
empatia e semplice, spontanea disinvoltura ha colloquiato con il pubblico. Ha raccontato
aneddoti, introdotto all’ascolto dei brani inquadrando l’atmosfera e il tempo
nel quale i compositori avevano creato le loro opere: abbiamo avuto il privilegio di guardare con gli occhi di Uto autori come Pugnani–Kreisler,
Beethoven, Saint Saens e di immedesimarci con il suo stesso approccio alla
‘magia’ del linguaggio musicale, l’unico capace di unire le diversità utilizzando le differenze, un linguaggio di
pace e di dialogo. L’ultimo lavoro discografico del Maestro, intitolato “Note
d’Europa”, dal quale ha tratto i brani del concerto, è parte infatti di un
progetto più ampio “Energia in musica per l’Italia”, volto a promuovere la cultura della musica classica
soprattutto fra i giovani, attingendo al
vasto patrimonio musicale dei Paesi europei, perché la musica è elemento
fondamentale e determinante per la
definizione e realizzazione della futura società.
Accenniamo a qualche ‘chicca’ appresa dal Maestro;
sapevate della povertà che attanagliava Schubert? e del suo grande amore per la
musica che lo spinse a rinunciare a più giorni di cibo per acquistare un
biglietto e andare ad ascoltare il grande Paganini?; conoscete “Il Nuovo Mondo”, la sinfonia di Dvorak? Sì, ma forse non conoscete il vero
perché di questo titolo. E il Maestro nella
sua spontaneità, si è rivelato anche un capace, immediato decisionista,
modificando il programma senza nessuna perplessità, cancellando l’esecuzione di
brani che l’acustica del teatro avrebbe reso meno ‘perfetti’. “ Un teatro
tagliato per la prosa il Bellini, dall’eco asciutta”, afferma, dove si rischia
di penalizzare l’ascolto di tonalità e suoni, allora si è suonato in Fa,
cambiando la sonata Beethoveniana, la n. 8,
con la più famosa “La primavera”,
per esempio. Ha concesso tre bis il Maestro, dopo un impegnativo – sia dal
punto di vista tecnico che emotivo -
susseguirsi di brani ai quali ha tenuto dietro al pianoforte con efficiente ed efficace piglio il Maestro Andrea Bacchetti.
L’amato Paganini con “La Campanella” è stato il primo bis, dopo una
fantasmagorica esecuzione della “Carmen
Fantasy” di Pablo de Sarasate. Fortunati gli spettatori delle prime file i
quali da vicinissimo hanno seguito le dita del Maestro sfiorare, sfilare, far
vibrare le corde del suo Guarneri del Gesù del 1744 (l’altro violino con cui si
esibisce è uno Stradivari del 1701, denominato Kreutzer, perché appartenuto a quel
violinista a cui Beethoven dedicò la sua famosa Suonata).
Sponsorizzato da Terna, il gestore della Rete di
Trasmissione Nazionale dell’energia elettrica, l’evento è stato organizzato
dall’Associazione Overture in collaborazione con l’Orchestra Corallium, nata in
seno all’Associazione. E proprio il giovane direttore dell’orchestra (30 strumentisti
under 30) Luca Bagagli ha salutato in apertura la platea e gli ospiti di Terna,
con particolare emozione. Il progetto “La classica domenica”, che in seno al
Teatro Bellini ha riscosso notevole successo, ripropone per questo secondo
anno di attività lezioni concerto che offrono
una nuova esperienza di ascolto, un format seguito da giovani e da appassionati
melomani (si può visionare il programma sul sito del Teatro (www.teatrobellini.it).
Aprire con Uto Ughi è stato un vero dono
per il pubblico e un meritato riconoscimento all’attività di un Teatro aperto
alla città, in ascolto dei mutamenti e delle richieste di una utenza sempre più
attenta agli accadimenti e desiderosa di esprimersi e abitare spazi di incontro
e di scambio relazionale. Basta guardare le varie iniziative, oltre al nutrito
cartellone della stagione e del Piccolo: Lezioni di Storia, Laterzagorà, Palomart festival,Stand Up comedy e tanto altro ancora,
iniziative che coinvolgono nuove energie e creatività. Grazie quindi a Gabriele
Russo - direttore artistico - e a sua sorella Roberta e al fratello Daniele, per
aver creato questa casa del teatro, come
amano definirla, dai mille volti.
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