“FRONTE DEL PORTO” di Budd Schulberg con Stan Silverman traduzione e adattamento di Enrico Ianniello
Napoli Teatro Bellini dal 6 al
25 novembre 2018
Servizio di Pino Cotarelli
Napoli – Con Fronte del porto, che sarà in scena al Teatro Bellini dal 6 al 25
novembre 2018, Alessandro Gassman firma la regia di un altro straordinario
successo, dopo quello di Qualcuno volò
sul nido del cuculo. Adattamento e traduzione ad opera di Enrico Ianniello della
versione teatrale di Stan Silverman del testo di Budd Schulberg da cui è stato tratto
il film di Elia Kazan del 1954 con Marlon Brando. Enrico Ianniello, diversamente
dall’originale che è ambientato a New York, colloca le vicende di Fronte del porto, nella Napoli degli
anni ’80 che compare anche nella scenografia dello stesso Gassman, con la
baraccopoli di Calata Marinella, la Chiesa del Carmine, il molo Bausan, la
Darsena Granili e l’avveniristica Casa del Portuale di Aldo Rossi. Preziose anche
le videografie di Marco Schiavone utilizzate per trucchi scenici come la caduta
di un corpo da un terrazzo, ma anche per l’aggiunta, attraverso proiezioni, di componenti
che hanno esaltato la resa e la profondità scenica. Le luci di Marco Palmieri e
le musiche di Pivio e Aldo De Scalzi, curate dal sound designer Alessio Foglia,
hanno scandito con precisione i momenti salienti delle vicende. Di sicuro la perspicace
tecnica utilizzata dalla regia ha dato quel valore aggiunto che ha esaltato anche
le singole prestazioni recitative che sono risultate nei giusti ritmi, serrati ed
allineati alle esigenze delle varie vicende della storia che racconta il
controllo, con soprusi e violenze, da parte della malavita, dei braccianti del
porto che per poter lavorare subiscono, non si ribellano, non denunciano e nonostante
la loro forte complicità e solidarietà, fanno prevalere l’esigenza del lavoro per
potersi garantire per una giornata ancora, la sussistenza. E’ anche la storia
di Francesco Gargiulo interpretato da un bravo Daniele Russo che riesce a
rendere anche fisicamente il personaggio, dalle spalle curve, con voce incerta,
con l’incertezza dell’agire, un ex pugile dall’infanzia
difficile dalla personalità fragile e sottomessa ad una malavita che gli trucca
anche gli incontri di boxe. Una malavita che si identifica nel cugino Giggino,
interpretato da un bravissimo Ernesto Lama che nelle movenze classiche da
camorrista, conferma le sue recitazioni di ottimo livello; il suo socio Carletto,
che farà prevalere l’affetto a costo della vita, quando avrà l’incarico per
eliminare il fratello Francesco. Solo l’amore per Erica, una splendida Francesca
De Nicolais, la sorella di Caruso, che non riesce a rassegnarsi alla brutale
uccisione del fratello, sarà capace di suscitare in Francesco Gargiulo, la
presa di coscienza che riuscirà a dargli la forza per il riscatto e scegliere finalmente
la legalità. Convincente per Francesco Gargiulo, anche il prete di frontiera Don
Bartolomeo, interpretato da un ottimo Orlando Cinque, che scosso anch’egli dalla
morte di uno dei braccianti, riesce a convincersi della difesa dei portuali
della sua parrocchia e li incita a non essere omertosi e a denunciare le
vessazioni. Un cast che non si risparmia e che merita i lunghi applausi che il
pubblico gli riserva puntualmente a tutti gli spettacoli a sottolineare la
validità di uno spettacolo che non si può perdere.
con Daniele Russo e
Antimo Casertano, Orlando Cinque, Sergio Del Prete, Francesca De Nicolais,
Vincenzo Esposito, Ernesto Lama, Daniele Marino, Biagio Musella, Edoardo
Sorgente, Pierluigi Tortora, Bruno Tràmice
scene Alessandro Gassmann
costumi Mariano Tufano
luci Marco Palmieri
videografie Marco Schiavoni
musiche Pivio e Aldo De Scalzi
sound designer Alessio Foglia
costumi Mariano Tufano
luci Marco Palmieri
videografie Marco Schiavoni
musiche Pivio e Aldo De Scalzi
sound designer Alessio Foglia
uno
spettacolo di Alessandro
Gassmann
coproduzione Fondazione
Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Stabile di Catania
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