Al Teatro Cometa Off dal 13 al 18 novembre, lo spettacolo "A PORTE CHIUSE - quando il teatro respira a ritmo di tango..." dal testo di Jean Paul Sartre, un dramma-coreografia in nuovo genere di prosa e danza
TEATRO
COMETA OFF
Stagione teatrale 2018
| 2019
13
| 18 Novembre 2018
Compagnia
InControVerso presenta
A PORTE CHIUSE
Quando il
teatro respira a ritmo di tango...
dal
testo di Jean Paul Sartre
regia Marine Galstyan
coreografie
Sargis Galstyan
con
Sargis Galstyan (Garcin)
Eleonora Scopelliti (Estelle)
Marine Galstyan (Ines)
Lorenzo Girolami (Il Cameriere)
Vittoria Rossi (Olga)
Federica Biondo (Moglie di Garcin)
Lorenzo Zaffagnini (Rojen)
Costumi NairaAbgaryan
Luci Mattia Albanese
Audio Danilo Muscarà
Trucco Gohar Sargsyan
La Compagnia InControVerso, nata da
una fusione tra cultura teatrale italiana ed armena, porta sul palco del Teatro Cometa Off dal 13 al 18 novembre 2018, lo spettacolo A PORTE CHIUSE - quando il teatro respira a ritmo di tango... dal testo di Jean Paul
Sartre, un dramma - coreografia, nuovo genere di prosa e danza, che farà rivivere sul palco
l'inferno attraverso il tango.
Protagonisti Sargis Galstyan, che è anche autore delle coreografie, Marine Galstyan, che
firma anche la regia, Eleonora Scopelliti, Lorenzo
Girolami, Vittoria Rossi, Federica Biondo, Lorenzo Zaffagnini.
“L'inferno
sono gli altri”
Due donne e un uomo, Ines, Estelle e
Garcin vengono spediti all’inferno: una stanza con una sola porta, chiusa, e
all’interno tre sedie. Qui i personaggi s'incontrano e scontrano per la prima
volta. Hanno storie diverse ma in comune la ragione per cui sono lì a
condividere quel vuoto. Immaginavano l'inferno come un luogo di torture fisiche
e in assenza di queste si credono per un attimo salvi. Ma la sofferenza non si
fa attendere e presto si accorgono di quanto sia feroce l’espiazione. Inizia
una lenta e crudele presa di coscienza della propria colpa e il dramma
personale di ciascuno viene allo scoperto. Ecco il vero inferno! E' tutto nella
loro mente, è un dolore eterno che si consuma nella loro psiche.
Garcin: “Sono morto
troppo presto, non mi è stato concesso il tempo per compiere i miei atti”
Ines: “Non sono
cattiva, solo che ho bisogno della sofferenza degli altri per esistere”
Estelle: “Mi sento
strana, quando non mi vedo, mi chiedo se esisto veramente”
Una rappresentazione del tutto
originale che si fonde con il tango, sulle musiche di Astor Piazzolla,
René Aubry, Gothan Project e Mariano Mores e restituisce all'opera dinamiche e
ritmi accattivanti. Un canale espressivo più diretto per trasmettere l’angoscia
e la disperazione dei personaggi, specie quando il dolore li rende muti. In
assenza di parole il corpo si ribella e libera il suo linguaggio. Nasce una
nuova ricerca teatrale che unisce diverse arti e le sintetizza in un unico
stile espressivo.
La regia ha integrato
il testo con numerose scene di danza, in cui il tango, nell’interpretazione più
personale che tecnica della regista assume un ruolo dominante sia nella scelta
della musica, sia nella qualità dei movimenti. La danza restituisce all’opera
una dinamica, un ritmo ed un fascino accattivanti. Da questo esperimento nasce
una nuova ricerca teatrale che unisce discipline diverse e le sintetizza in un
nuovo stile espressivo: non si tratta né di sola prosa, né di un musical, né di
uno spettacolo di danza. E' un dramma- coreografia che contiene in sé
elementi di ognuna di queste forme artistiche.
NOTE
DI REGIA
“La
realtà busserà alla tua porta - come dice Sartre - tutti siamo liberi di poter scegliere, e compiendo le nostre scelte,
scegliamo noi stessi, solo le azioni decidono chi siamo’.
A porte chiuse è quella realtà che si trova al di là della tua porta, prima o poi
l'apriremo tutti e scopriremo la nostra vera e più profonda anima, quell'anima
che per tutta la vita cerchiamo di celare. L'arte ha una missione: emozionare, colpire la sensibilità del pubblico,
stupirlo e in un tempo relativamente breve, lasciare un segno indelebile
nell'animo di ognuno”.
Il tema dell'opera è profondo, interessante, intrigante, ma soprattutto attuale e racchiude l’anima di tutti i tempi, passato, presente e futuro. Siamo all’inferno, osservatorio privilegiato della paura umana, dove si espiano le proprie colpe. L’uomo teme la tortura fisica e reagisce in base al suo istinto primordiale.
La paura di dover scontare le nostre
colpe per mezzo di una sofferenza senza fine appartiene
ad ognuno di noi e ci tormenta già durante il corso della vita. Perché il
tango? Le dinamiche che s'instaurano tra i personaggi richiamano l’espressività
intrigante e passionale del tango.
Marine
Galstyan
Durata: 95 minuti
Teatro
Cometa Off
- Via Luca della Robbia 47, Roma
Dal martedì al sabato ore 21:00 - Domenica ore 18:00
Dal martedì al sabato ore 21:00 - Domenica ore 18:00
Info
e prenotazioni Tel. 0657284637
Biglietti: Prezzo intero 16,00€ -
Ridotto online 14,00€ - Gruppi da 6 persone o più 10,00€
TESSERA
ON LINE: sul sito http://associati.cometaoff.it/- Euro 2,50 / A TEATRO: almeno
un'ora prima dello spettacolo - Euro 3,50
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