NAPOLI TEATRO FESTIVAL - X EDIZIONE (5 GIUGNO – 10 LUGLIO 2017)
Presentata al Palazzo Reale dal neo-direttore Ruggero
Cappuccio
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Servizio di Andrea Fiorillo
"Il Teatro, un meraviglioso incidente
consensuale, è rinvio della volgarità”.
Con queste parole, Ruggiero Cappuccio,
nuovo direttore artistico del Napoli Teatro Festival Italia, ha cominciato il
suo intervento durante la conferenza stampa della nuova edizione presentata
lunedì 13 marzo, nel Teatrino di Corte del Palazzo Reale di Napoli. La X edizione del Festival, che si terrà dal
5 giugno al 10 luglio 2017, sembra nascere sotto i migliori auspici. Sul palco, insieme al neo-direttore
artistico, presenti Anna Imponente direttrice del Polo Museale Napoli, Vincenzo
De Luca presidente Regione Campania, Luigi Grispello presidente della
Fondazione Campania dei Festival.
Partendo dal fondamentale assunto che teatro
significa inclusione, Cappuccio ha così spiegato la sua scelta di riunire le
arti, creare quindi un festival che non parli solo di teatro e danza, ma anche
di musica, cinematografia, poesia e letteratura, e che si racconti non solo
nella città capoluogo di Regione, Napoli, ma che coinvolga anche Salerno,
Caserta, Benevento ed Avellino, dando un respiro ampio ad un evento nel quale
bisogna raccontare e raccontarsi la tradizione, senza dimenticare quel profilo
internazionale che nasce dal confronto!
“Napoli – sottolinea Ruggero Cappuccio - è
la terra di Vico, di Croce, di Caccioppoli, di Roberto De Simone, e di
tanti ancora. Non esiste altro luogo al mondo in cui autori di altissimo
livello sono stati anche indimenticabili attori, come Viviani, Eduardo, Petito.
È il Teatro che contiene i Teatri. La decima edizione del Festival Ssarà un
viaggio intorno alle culture teatrali di Napoli, dell’Italia e del mondo, una
ricerca della necessità di consapevolezza che presiede all’arte della scena.
Per approfondire quanto il valore del sapere antico trovi la sua più
affascinante gemmazione nella instancabile capacità di rinnovamento e di
rinascita”.
Una lunghissima edizione che accoglierà i
debutti della sezione dedicata al teatro internazionale costruita intorno alle
figure di Jan Fabre, Angelica Liddell, Dimitris Papaioannou e le altre sezioni
in cui agiranno autori, registi, attori, musicisti, come Roberto Andò, Isabella
Ferrari, Luca Barbareschi, Stefano Massini, Alessandro Preziosi, Fabrizio
Gifuni, Luca Zingaretti, Alfonso Santagata, Antonio Capuano, Enzo Moscato,
Cristina Comencini, Lina Prosa, Sandro Lombardi, Mimmo Borrelli, Roberto Herlitzka,
Andrea Renzi, Enzo Avitabile, Franco Battiato, Peppe Servillo, i Solis String
Quartet, l’Orchestra di Piazza Vittorio, Ambrogio Sparagna, l’Ensemble Berlin,
Licia Maglietta, Luciano Saltarelli, Andrea De Rosa , Giuseppe Sollazzo, Pino
Carbone, Ascanio Celestini, Ennio Fantastichini, Iaia Forte, Antonella
Stefanucci, Laura Curino, Simone Derai, Rosalba Di Girolamo, Gea Martire,
Teresa Saponangelo, Fulvio Cauteruccio, Sara Bertelà, Massimo Luconi, Rocco
Papaleo, Mario Gelardi, Renato Salvetti, Angela Pagano, Andrej Longo, Marcello
Cotugno, Gennaro Cimmino, Marcello Colasurdo, Elena Bucci, solo per fare
qualche esempio.
Numerosi gli spazi che saranno la casa del
Festival, primo su tutti il Palazzo Reale, che sarà la sede centrale e di
coordinamento, a cui si affiancheranno il Teatro Bellini, il Teatro Politeama,
il Teatro San Carlo, Villa Pignatelli, Palazzo Cellammare, Teatro Sannazaro,
Teatro Nuovo, Teatro Grande di Pompei e tanti altri sparsi sul territorio
regionale.
Per il decennale del festival la Regione
Campania ha stanziato 4milioni di euro, come ha comunicato Vincenzo De Luca nel
suo intervento, affinché giunga il respiro culturale che Napoli vanta.
‘Decidere di investire su questo programma ha implicato una scelta economica,
noi abbiamo deciso di scegliere la cultura’. E quest’anno il Festival sceglie
anche di investire sulla formazione, che sintetizza uno dei nodi centrali
dell’edizione 2017, ovvero il rapporto tra i Maestri e i giovani talenti,
l’incontro tra i linguaggi e le generazioni unite nella necessaria e vitale
trasmissione dei saperi.
Molto interessante anche la politica dei
costi dei biglietti che saranno molto economici per ritornare, anche in questo
senso, al concetto di inclusione sociale: di soli 8 euro il biglietto intero, 5
euro ridotto per gli under 30, gratis per disabili ed i pensionati con pensioni
sociali.
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