TEATRO STABILE D'INNOVAZIONE GALLERIA TOLEDO
Stazioni d’Emergenza atto VIII per nuove creatività - 2016
Dal 13 al 14 settembre il primo debutto con
l’Associazione Centro Teatrale MaMiMò di Reggio Emilia che, in collaborazione
con Arte Combustibile e La Corte Ospitale, produce lo spettacolo Scusate se non siamo morti in mare. Un
testo del giovane e talentuoso autore Emanuele Aldrovandi - già vincitore negli
scorsi anni, con altri lavori autografi, dei premi Hystrio, Riccione/Pier
Vittorio Tondelli e Pirandello – è un’opera che si definisce
immediatamente fin dal suo titolo. Una riflessione necessaria sul tema dolente
e scandaloso delle migrazioni e della clandestinità, con cui la compagnia
MaMìMò torna a raccogliere consensi e premi vincendo il bando MigrArti del
MiBact e nuovamente trova riconoscimenti nel 2015 come finalista al
premio Scenari, al premio Riccione e partecipando al Festival PIIGS di
Barcellona. È evidente che il racconto della realtà contingente trova la
migliore efficacia quando si aggancia con sincerità all’inesauribile tema della
tragedia umana, che costituisce l’ossatura spolpata dell’eterna funzione del
teatro; osservazione della più cruda storia recente e assieme ricerca nei
confini del fattore etico, quando determina i comportamenti di accettazione e
rifiuto dell’Altro da Sé. In scena, Luz Beatriz Lattanzi, Marcello
Mocchi, Matthieu Pastore e Daniele Pitari, per la regia di Pablo
Solari, animano il racconto tra realtà e immaginazione, evocando mondi
spietatamente concreti e visioni di onirismo utopico.
Il secondo e il terzo appuntamento, in chiusura
dell’anno shakespeariano, vedono a confronto due attori, soli in scena, in
diverse riletture ispirate all'Amleto, inesauribile fonte per il teatro di
tutti i tempi.
In scena il 16 e 17 settembre, Lamleto è una produzione proposta
dal Teatro della Caduta di Torino ed è interpretato da Marco Bianchini, anche
autore dell’adattamento teatrale ispirato all’opera di Shakespeare e a quella
di John e Mary Lamb, la cui regia è curata da Lorena Senestro. Il ruolo dell’attore
è fondamentale per questa rilettura della tragedia, che si affida alla ricerca
di elementi testuali comuni per realizzare un’interazione con il pubblico, che
entra nel gioco scenico in maniera partecipativa.
Il trevigiano TSM Polveriera Teatro si affida invece
all’interpretazione e regia di Fabrizio Paladin, che insieme con il musicista
Tommaso Mantelli propone il 19 e 20 settembre un Hamlet Routine//Hamle-tronic estremamente interessante,
“spettacolo mentale per musica elettronica”, in cui ci si avvale dell’uso della
tecnologia per asservirla al racconto tragico e, allo stesso tempo, per scavare
nei risvolti del testo, nelle attese e nelle ragioni della deriva umana.
Altro genere di messa in scena, è Toy Boy, della compagnia romana
BluTeatro, nell’ambito del progetto B-tside, che vede tre attori under
35, Vincenzo D’Amato, Alessandra Fallucchi e Luca
Mascolo, tutti provenienti dall’Accademia d’Arte Drammatica, impegnati in
un testo originale di Massimo Odierna che ne firma anche la regia. Una
storia che osserva la contemporaneità nei suoi stereotipi, in cui il desiderio
è anche paura dell’altro e di se stessi, del proprio sentire autentico. La
commercializzazione degli elementi sessuati, il narcisismo e il concetto di
Amore convergono in un progressivo svuotamento d’identità, depistati dal falso
ego che consegue all’impossibile fuga dalla propria verità. Dal 21 al 22 settembre.
Dal 24 al 25 settembre, l’ultima proposta
della rassegna proviene dal vivaio di Ozzano dell’Emilia. R4 ALICE (Requiem
for Alice), coproduzione con Festiva La Torre e La Luna 2015, scritto,
interpretato e ideato da Benedetta Carmignani, Massimiliano Musto, Giuseppina
Randi e da Emiliano Minoccheri, che ne è anche regista, si ispira al
personaggio di Alice di Lewis Carroll, ma lo traspone nel tempo e ci rivela al
suo posto la realtà sognata di una donna che è fuori dall’età giovane, esclusa
infine dalla bellezza idealizzata dell’infanzia. Un lavoro su impianto
affabulatorio, che ricerca gli archetipi fondamentali dell’esistenza negli
interstizi dell’identità umana, soprattutto quella femminile, indagando sulla
vita e sulla morte, costanti entrambe fenomenologicamente incomprensibili
dell’avventura di un profondo vivere.
via Concezione a Montecalvario, 34 80134 Napoli
t. +39 081425037
opening
ore 20:30
biglietto posto unico 10 euro
tagliando porta un amico 50% di sconto su due biglietti
abbonamento card per cinque spettacoli €20
biglietto posto unico 10 euro
tagliando porta un amico 50% di sconto su due biglietti
abbonamento card per cinque spettacoli €20
M
linea 1 / stazione Toledo / uscita Montecalvario
galleria.toledo@iol.it
facebook.com/GalleriaToledo
www.galleriatoledo.org
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