“ANDREA CHÉNIER” - DRAMMA STORICO IN QUATTRO ATTI DI LUIGI ILLICA - MUSICA DI UMBERTO GIORDANO.

Al Teatro San Carlo di Napoli il 20, 22, 23 (replica straordinaria), 24, 25, 28 e 29 gennaio 2015

Servizio di Pino Cotarelli

Napoli - L’operaAndrea Chénier”, spesso rappresentata ai limiti dell’opera buffa per i suoi personaggi caricaturali e i prevalenti spunti settecenteschi, torna al S.Carlo di Napoli dopo 20 anni di assenza, con la regia di Lamberto Pugelli. La forza della composizione musicale di Umberto Giordano ed i difficili passaggi del libretto di Luigi Illica, richiedono un notevole impegno ed un delicato equilibrio fra cantato e recitato, dato che la predominanza dell’uno o dell’altro, rischierebbe di rendere la rappresentazione poco autentica alimentando la scarsa considerazione che spesso si tende ad avere di questa opera. Difficili da enumerare tutte le diverse “arie” in essa contenute, mentre, l’eccellente composizione musicale in alcune fasi, sovrasta il cantato e il recitato, e se questo può risultare efficace quando ci sono presenze di massa sulla scena, come nella rappresentazione di piazze affollate da rivoluzionari e cittadini, lo è di meno nell’accompagnamento dei singoli cantanti in quanto richiede da questi uno sforzo maggiore per emergere e farsi sentire.
Tuttavia l’accoglienza ottenuta alla prima, di martedì 20 gennaio scorso, testimonia che un equilibrio soddisfacente è stato comunque raggiunto. Infatti gli applausi a scena aperta che costringevano gli attori a fermarsi per i ringraziamenti, e quelli puntuali ad inizio di ogni atto riservati all’orchestra ed al maestro Nello Santi, hanno fatto “pendant” con quelli alla fine dell’opera, quando il pubblico ha ripetutamente richiamato i cantanti sul proscenio.  
Nucleo fondamentale su cui ruotano le quattro parti di questo intenso melodramma storico, ambientato a Parigi durante la Rivoluzione Francese, è l’amore, quello fra Andrea Chénier  e Maddalena di Coigny che, attraversano le vicende che portano dalla monarchia dilapidatrice e sfrontata, alla “rivoluzione che uccide i propri figli…..”, come sosterrà Gérard il servitore che, abbracciata la rivoluzione stessa spinto dagli ideali che l’illuminismo ormai aveva diffuso, salvo scoprire poi che il terrore di quei giorni, ripete gli stessi errori commessi dalla precedente classe nobiliare.

I due amanti Andrea e Maddalena scelgono l’unico destino che li può unire ed al quale si consegnano convinti che l’amore li libererà dalla paura che di lì a poco li accompagnerà alla ghigliottina. La coincidenza della rappresentazione nei giorni dei recenti fatti di sangue di Parigi, che hanno richiamato il senso dell’identità e gli ideali di libertà attraverso il   grande corteo con alla testa diversi capi di stato, ha indotto la Direzione del teatro San Carlo ad organizzare una apposita gratuita replica straordinaria per il 23 febbraio a cui parteciperanno gli Organi Istituzionali.
Notevoli le esecuzioni del soprano Oksana Dyka nel ruolo di Maddalena di Coigny; le sue ottime qualità l’hanno posta un gradino più in alto degli altri. Ha saputo tener testa al pur bravo tenore  Antonello Palombi nel ruolo di Andrea Chenier. I loro duetti che hanno richiesto acuti intensi, anche nel finale dell’opera, sono stati molto apprezzati dal pubblico.

Carlo Gérard (Sergey Murzaev) ha reso bene un personaggio molto presente sulla scena perché sempre coinvolto nelle vicende; determinante per il salvataggio di Andrea Chenier, ma anche per la sua condanna. Difficile che un baritono riesca ad impressionare il pubblico come ha fatto lui. Ma anche tutti gli altri cantanti sono stati all’altezza del compito.

La scenografia a più livelli, con proiezioni nel fondo, evidenziava enormi piazze, ponti, tribunali popolari, celle, e le famose ghigliottine, emblemi del terrore. Bandiere tricolori, coccarde rivoluzionarie, in uno spettro di colori che ha valorizzato in modo particolare le scene delle piazze e del tribunale.
A voler essere puntigliosi, si può rimarcare qualche vuoto di scena, qualche attesa più lunga per l’attacco musicale e gli intervalli troppo dilatati tra un tempo e l’altro. Ma lo spettacolo è stato, comunque, molto gradito ed ha pienamente soddisfatto le attese del  pubblico, nonostante le tre ore e trenta circa trascorse in un teatro pieno in ogni ordine di posti.

Andrea Chenier:Antonello Palombi
Carlo Geràrd: SergeyMurzaev
Maddalena di Coigny: OksanaDyka
La Mulatta Bersi : Giacinta Nicotra

La contessa di CcoignyElena Traversi
Madelon: Annunziata Vestri

Direttore: Nello Santi
Regia:Lamberto Pugelli
Scene:Paolo Bregni
Luci: Bruno Ciulli
Coreografia:Lienz Chang

 

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