NOTTI BIANCHE di Fëdor Michajlovič Dostoevskij

I Pesci per Restaurarte - rassegna teatro in villa comunale – Napoli dal 16 settembre al 4 ottobre

Servizio di Rita Felerico

Napoli – Villa Comunale,26 settembre 2020.  Quando penso a Le notti bianche, opera giovanile del grande scrittore russo Dostoevskij, negli occhi si affacciano le immagini che Luchino Visconti ne ha tratto, creando come sempre un film capolavoro. Marcello Mastroianni, le musiche di Nino Rota, le scene quasi sempre avvolte da una nebulosa, indefinita luce, danno valore alle parole dei protagonisti, quasi a disegnare trame di vita che si intrecciano, si allontanano nella loro fragilità, mai definendosi, mai scegliendo le loro azioni. Bravi Fiorenzo Madonna e Gian Marco Libeccio a cogliere la stessa atmosfera evocativa, quella di un testo considerato un classico della letteratura, il capolavoro giovanile dello scrittore russo, anticipatore nella forma introspettiva e nel contenuto intimo del racconto delle successive sue opere. La città che fa da sfondo alla vicenda è Pietroburgo, descritta e vissuta in quelle notti estive nelle quali il sole non tramonta mai completamente, abitata nella sua ambiguità, sospesa fra sogno e realtà, come lo sono i due protagonisti principali, il giovane sognatore e Nasten’ka che sembrano aderire e immedesimarsi nella luce decadente degli spazi, camminando per le vie, sfiorando le prospettive dei palazzi, salendo nelle soffitte buie. Nei punti più deboli della trama i giovani artisti de I Pesci inseriscono i nodi che riportano il tempo al presente e alla sua ‘situazione’. La maschera di Pulcinella che richiama la realtà del teatro e della caducità della vita, il gesto di indossare il gilet, cioè l’essere identificato in qualcuno, che passa dal sognatore al giovane innamorato. Ma soprattutto è il commento musicale di Gian Marco con la sua chitarra elettrica a riportarci ad una memoria non troppo lontana, passando da canzoni famose ed orecchiabili a brani più complessi e compiuti come il valzer n°2 di Dmitri Shostakovich, nato a Pietroburgo anche lui. La musica accompagna il ritmo, il tono e le sfumature espressive di Fiorenzo, che padrone della scena sa farci immaginare, sognare e intenerire, guidandoci, pur stando seduti sulle nostre sedie, nel mondo quasi sconosciuto dei nostri desideri d’amore.   

NOTTI BIANCHE di Fëdor Michajlovič Dostoevskij

con Gian Marco Libeccio e Fiorenzo Madonna

produzione I Pesci

adattamento Fiorenzo Madonna

musiche originali Gian Marco Libeccio

 

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