“LA RAGIONE DEGLI ALTRI” da Luigi Pirandello riscrittura e regia di Tato Russo

Al Teatro Bellini di Napoli, dal 2 all'11 Febbraio 2018  
 

Servizio di Pino Cotarelli
 

Napoli – Al teatro Bellini Tato Russo con la sua versione della commedia in tre atti “La ragione degli altri” ricavata da Pirandello da una sua novella dal titolo “Il nido”, rappresentata nel 1915 con il titolo “Se non così”. Il regista, drammaturgo e attore, con una delicata quanto garbata operazione di contestualizzazione, spoglia i suoi personaggi della maschera di pirandelliana memoria e li riporta nella realtà più cruda in cui non c’è posto per proiezioni di visioni altrui, i suoi personaggi infatti vengono calati nella dura realtà nella quale devono fare i conti con le proprie azioni. Lo fa cautamente e nel rispetto dell’originalità della storia ancora valida per l’attualità dei temi trattati. Accompagna il pubblico nella comprensione della sua lettura critica di Pirandello, con l’allestimento delle prove dei tre atti della commedia, in cui alterna ruolo di regista e ruolo di attore, propone agli attori mentre recitano, modifiche del testo pirandelliano, in battute, in espressioni troppo locali e ne evidenzia l’obsolescenza. Le lamentele degli attori nel corso delle prove intenti al montaggio della scenografia come era d’uso, fa percepire una realtà diversa del teatro d’oggi, il teatro pur essendo di tutti, non è per tutti. Una costruzione voluta dal regista, con scenografia che si compone sulla scena stessa, suggeritore che supporta gli attori e che anticipa e descrive le scene che si susseguono, la regia di luci e suoni sullo stesso palco, una compartecipazione al montaggio di questa visione della rappresentazione, che coinvolge tutti, pubblico compreso, quasi a chiederne la condivisione.

La storia è quella di Livia che ha scoperto una relazione del marito Leonardo con Elena da cui ha anche avuto una figlia. Sentendosi scoperto Leonardo si accorge che in fondo è solo legato alla figlia. Guglielmo il padre di Livia cerca di riportare la figlia alla ragione, ma Livia giustifica Leonardo anche perché lei stessa non è stata capace di dargli figli. Livia e il marito si riconciliano e pensano di prendere con loro la bambina. Elena reagisce al tentativo di portarle via la bambina, ma poi si convince che per il bene della figlia si deve sacrificare, si rassegna a subire «la ragione degli altri». Leonardo impone a Elena di rinunciare alla figlia, l'unico affetto che gli rimane e Livia, si adatta alla situazione, ottenendo quello che veramente vuole: il marito e forse una figlia.
 
Un finale diverso metterà tutti difronte alle proprie responsabilità per le quali non possono esserci ragioni che tengano 

Note di regia
“La storia resa libera così dalle maniere letterarie del novecento e proponendo un Pirandello senza Pirandello diventa di una attualità evidente e odiosa dove le ragioni degli altri prevalgono sempre sui diritti degli ultimi”.

con
Tato Russo, Renato De Rienzo, Massimo Sorrentino,
Armando De Ceccon, Giulia Gallone, Giorgia Guerra,
Francesco Ruotolo, Claudia Balsamo, Riccardo Citro, Carolina Scardella
scene Peppe Zarbo
costumi Giusi Giustino
musiche Zeno Craig
disegno luci Roger La Fontaine
Assistenti alla regia Davide Sacco, Riccardo Citro
Responsabile Tecnico Giuseppe Zarbo–
Realizzazione Costumi Sartoria Farani e Dominorosa
Parrucche Artimmagine Napoli –
Scarpe Di Domenico –
Amministratore Renato De Rienzo 
Distribuzione Patrizia Natale –
Elettricista Antonio Licciardello –
Sarta Valentina Ciappa –
Grafica Ilenia Fusco
Ufficio Produzione Melina Balzamo


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