Lux in Tenebris
La
regia di Rosario Sparno porta alle Catacombe di San Gennaro il dramma francese
“Pierre e Jean” di Guy de Maupassant
Servizio di Vincenzo Perfetti
Servizio di Vincenzo Perfetti
NAPOLI-Dal romanzo di
Guy De Maupassant, datato 1887, Pierre e Jean rivivono il loro dramma familiare
ospitati, domenica 29 giugno, dallo scenario suggestivo proprio delle Catacombe
di San Gennaro. Continua così la rassegna del ntS’ “Lux in Tenebris”.
La regia è quella di Rosario
Sparno, la drammaturgia curata da Massimiliano Palmese. Gli attori chiamati in
causa sono i giovani Raffaele Ausiello (Jean) e Carlo Caracciolo (Pierre), che hanno
dato corpo e voce ai due fratelli rappresentanti la classe borghese, tra alti e
bassi, della Parigi di fine secolo.
Due fratelli che
vivono la vita da sempre agli antipodi: ragionevole, pacato, docile il primo,
irrequieto, impulsivo, ma in fondo sensibile il secondo. La scena li presenta
già adulti: avvocato il primo e medico il secondo, intenti a passare il periodo
estivo a Le Havre, dove i genitori si sono ritirati, abbandonando la vita
cittadina, dedicandosi alla campagna e alla pesca. Entrambi passano le giornate
a contendersi il cuore della vedova Rosemily. Il rivolgimento delle parti
giunge con un’inaspettata eredità pari a 20.000 franchi, in dono da un
maresciallo amico di famiglia per il giovane avvocato Jean.
Questo evento segnerà
un susseguirsi di colpi di scena che metteranno a nudo personalità, fragilità,
psicologie di tutti i protagonisti.
Auselio e Caracciolo,
così, si calano alla perfezione nei panni di ciascun personaggio, non lasciando
nulla a caso, come anche la scelta dei tempi e delle movenze che segnano il
tempo per il cambio di ruolo. Mostrano ed portano in scena con attenzione,
senza tralasciare il sarcasmo e l’ironia, una molteplicità di personaggi,
riuscendo a non rendere difficoltoso seguire il filo degli eventi.
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