“UNA GIORNATA PARTICOLARE” – di Ettore Scola e Ruggero Maccari – Adattamento teatrale di Gigliola Fantoni - Regia di Nora Venturini

Al teatro Diana di Napoli dall’11 al 22 gennaio

Servizio di Francesca Myriam Chiatto

 
Napoli - Nel giorno che per la Storia rappresenta un punto fondamentale del Fascismo e del Nazismo, l’incontro fra i due leader dei partiti, Mussolini e Hitler, un’altra “storia”, parallela a questo evento, appare sulla scena (teatro Diana dall’11 al 22 gennaio) di un semplice comprensorio popolare, in cui ritroviamo per protagonisti la voce soffocata degli umili e la riscoperta della propria personalità. Siamo nel 1938 italiano e Antonietta, donna umile e sottomessa, incontra per caso Gabriele, un signore distinto, elegante, ma anche folle, imprevedibile, divertente. Ed è così che scopriamo storie semplici, umili, ma anche molto malinconiche. Omosessuale senza il coraggio di confessarlo lui, asservita senza la forza di ritrovare se stessa lei, troveranno, nella reciproca condizione, la spinta giusta per mostrarsi per come sono realmente e, finalmente, a modo loro, amare ed amarsi davvero. Tra le restrizioni e la paura messa su dal Partito e la condizione delle donne, ai margini della società, quella sarà davvero una giornata particolare, in cui i due “ultimi” apriranno gli occhi sulla verità della Storia e sulla loro minima, miserevole condizione, ma anche sulla forza di andare avanti in quella parte di vita condivisa in cui hanno provato ad essere liberi. Lo spettacolo parte in maniera appena lenta e un po’ statica, sia dal punto di vista scenico che dei dialoghi, ma man mano che procede, il testo prende sempre più “vita” e ci ritroviamo coinvolti nelle vicende semplici, ma significative che ci fanno immedesimare nei personaggi, ansiosi di aspettare la conclusione per scoprire l’esito dell’intrecciarsi delle loro vite. Il periodo e i fatti narrati apportano una notevole rilevanza storica, che fa della scena un’ importante rappresentazione di spaccato sociale. I volti sono prestati ai due protagonisti da Giulio Scarpati e Valeria Solarino, lo spettacolo è tratto dal film di Ettore Scola e Ruggero Maccari, con adattamento dal testo cinematografico di Gigliola Fantoni.  Luci di Raffaele Perin, costumi di Marianna Carbone, regia di Nora Venturini.

 

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