“Tosca” – libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica – Musiche di Giacomo Puccini

Al teatro Delle Palme  di Napoli il 13 dicembre

Servizio di Francesca Myriam Chiatto
 

Napoli – Perché l’opera deve essere rappresentata solo nei grandi teatri? Chi ha detto che per “parlare” di lirica bisogna essere di fronte ad un palcoscenico storico e considerato di massima importanza? Portare l’opera nei piccoli teatri “privati” è la grande sfida della “Tosca”, una produzione SoldOut che punta ad affascinare anche il pubblico dei teatri più piccoli, per appassionare anche qui. Nata dalla mente di Victorien Sardou, essa fu rappresentata per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi e fu un successo straordinario, poi venne portata in Italia grazie a un’idea di Giacomo Puccini. Opera di rilievo e tra le più famose, la Tosca, in scena al Delle Palme il 13 dicembre, ci regala una domenica prenatalizia piena di passione, ma anche di tragedia. Uno spettacolo che porta bene la sua età, riuscendo, nonostante il tempo passato, ad avere ancora un pubblico di appassionati. In una sequenza di sentimenti e colpi di scena, il dramma di Puccini rappresenta ancora il mix fra la sete di potere, amore, menzogna e gelosia che porta poi alla morte. Ad allietare gli spettatori con le musiche più conosciute che accompagnano gli attori, l’Orchestra Alessandro Manzoni di Milano, col direttore Gian Marco Moncalieri e la Corale Lirica Ambrosiana.  Attilio Colonnello, uno dei più grandi scenografi teatrali per l’opera lirica, è tra chi ha lavorato per l’ottima riuscita dello spettacolo, insieme ad Olivera Mercurio (una splendida Tosca), Diego Cavazzin (un Cavaradossi particolarmente curato nei dettagli) e Ivan Marino (Scarpia), poi egregiamente sostituito, all’ultimo minuto. Gennaro D’Avanzo, direttore del teatro, è colui che ha realmente reso possibile la rappresentazione di un’opera di così alto livello.

 

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