“L’amore migliora la vita” – Testo e regia di Angelo Longoni

Al teatro Cilea di Napoli dal 3 al 6 dicembre

Servizio di Francesca Myriam Chiatto

Napoli – L’amore migliora la vita è una commedia divertente, irriverente e dai risvolti inaspettati, per la regia di Angelo Longoni e la produzione di Mario Minopoli (al teatro Cilea dal 3 al 6 dicembre), lo spettacolo tratta il difficile rapporto tra due coppie di genitori e i loro figli, omosessuali e innamorati. La difficoltà di accettare tale condizione si rivela tutta in una cena inevitabile, imbarazzante e terribilmente disastrosa dove i quattro adulti (Ettore Bassi – Eleonora Ivone e Giorgio Borghetti – Gaia De Laurentiis) si confrontano, in modo via via più acceso e colorito, talvolta difendendo, talvolta incolpando i ragazzi. Ragazzi, che non appaiono mai in realtà sulla scena, proprio a voler mettere al centro i loro genitori, volenterosi in apparenza di trovare una giustificazione e un accordo, ma in realtà incapaci di superare fino in fondo i loro pregiudizi e i cliché ancora presenti seppur in una ostentata modernità. Sul finale, sono solo e unicamente le voci dei due giovani che si fanno sentire, per spiegare semplicemente e con quella calma che i “grandi” non hanno saputo mantenere, che il loro amore è sincero, vero e puro e che non hanno bisogno di nascondersi o vergognarsi, ma vogliono soltanto essere lasciati liberi di viverlo apertamente e come merita. Una casa e due famiglie dove i genitori non hanno nulla da insegnare e tutto da imparare. Si, imparare dai loro figli che concludono, come fosse una morale della favola, più di un’ora di litigi, incomprensioni e forzature, con la naturalezza di due voci, giovani e felici, che dichiarano solo ciò che sente il cuore.  Ma in realtà questa commedia “scorretta” è metafora del non comprendere in primo luogo sé stessi, non comprendendo chi ci sta intorno e chi amiamo ed è per questo che alla fine i personaggi restano come “bloccati” e in ombra, per lasciar posto alle voci dei loro figli, fin dall’inizio unici protagonisti, ma anche unici assenti.

 
©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Commenti