NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA anno 2020, una ripartenza sofferta e una speranza di rinascita

Servizio di Pino Cotarelli

Napoli – Presso il teatrino di corte del Palazzo Reale di Napoli, in una conferenza stampa, organizzata nel rispetto delle distanze di sicurezza per la pandemia, presentato il programma della 13a edizione del Napoli Teatro Napoli Festival Italia 2020, che andrà in programmazione dall’1 al 31 luglio, prevalentemente all’aperto, per le note esigenze indotte dalla pandemia da Coronavirus. La conferenza è stata preceduta dalla lettura di un comunicato dei lavoratori dello spettacolo, che protestavano all’esterno di Palazzo Reale, per richiamare l’attenzione pubblica e governativa sui non più procrastinabili provvedimenti economici per i lavoratori dello spettacolo. La dottoressa Rosanna Romano della Regione Campania, che ha moderato gli interventi, ha individuato nella grande volontà di ricominciare da parte di tutti gli organizzatori, il punto di forza da cui si è partiti, per superare le grandi difficoltà e le incognite incontrate. 

La dirigente generale del Polo Museale Campano, Marta Ragozzino, ha sottolineato la validità delle manifestazioni teatrali di questo festival, che oltre ad offrire contenuti di qualità, rappresenta un’importante occasione di aggregazione sociale e culturale con la possibilità di usufruire di importanti siti architettonici e paesaggistici del patrimonio del Polo Museale Regionale, che valorizza ulteriormente gli eventi artistici stessi. Il direttore del Museo di Capodimonte, Sylvain Bellenger, ha sottolineato l’importante sinergia fra Regione Campania, Napoli Teatro Festival e Museo di Capodimonte, che favorisce la diffusione della cultura e permette allo spettatore di godere degli spettacoli, nella cornice dei prestigiosi scenari dei giardini e dei cortili del Museo di Capodimonte; un Invito a condividere e visitare il grande patrimonio artistico del Museo. 

Il Presidente della Fondazione Campania dei Festival, Alessandro Barbano, nel presentare il logo del Napoli Teatro Festival, realizzato dall’artista Mimmo Palladino, ha esaltato la solarità promanata dalla figura riportata, che è certamente una delle caratteristiche di questo Napoli Teatro festival. Una manifestazione, ha ancora sottolineato il Presidente, fortemente rivolta al sociale che quest’anno è stata oggetto di una sofferta decisione per farla ripartire, anche perché non si potevano deludere le tante maestranze che ci lavorano; è stato quindi necessario programmarla e riprogrammarla più volte, prima per giugno, poi per settembre e finalmente per il mese di luglio per la sezione italiana, per il mese di settembre la sezione internazionale. Un notevole ed efficiente lavoro. senza condizionamenti burocratici. 

Il direttore artistico del Napoli Teatro Festival Italia, Ruggero Cappuccio, dopo aver elogiato l’impegno profuso da tutti i componenti del Napoli Teatro Festival, che col superamento di grandi difficoltà, sono riusciti a programmare la manifestazione per il mese di luglio, ha elencato le 10 sezioni in cui saranno divisi i 130 spettacoli, di cui 34 spettacoli di prosa nazionale, fra cui 28 prime assolute: italiana, osservatorio, musica, danza, cinema letteratura, mostre, progetti speciali e sport-opera, compagnie giovani e ha accennato alle location che saranno: Giardino Romantico e Cortile d’Onore di Palazzo Reale, Capodimonte Cortile della Reggia e Bosco, Palazzo Fondi, Maschio Angioino, Circolo Canottieri, Museo Archeologico Nazionale, Teatro San Carlo, Rione Sanità, Teatro Naturale di Pietralcina (BN), Duomo di Salerno, Santa Maria Capua Vetere, Solofra (AV). Una manifestazione tipicamente popolare che conferma i suoi prezzi accessibili (8 e 5 euro) e che ha il merito di impiegare 1500 lavoratori fra cui 994 campani. Ruggero Cappuccio riconoscendo la qualità di tutti gli spettacoli ne ha voluto comunque consigliare alcuni a cui non si può mancare: La sonata in si bemolle di Chopin, nota come marcia funebre, unico spettacolo al chiuso del teatro San Carlo, dedicata ai morti con corona virus che non hanno potuto usufruire neanche dell’assistenza di un familiare. La vita davanti a sé riduzione e regia di Silvio Orlando, dal testo La vie devant a soi di Romain Gary. Bestemmia D’amore con Enzo Avitabile e Pippo Del Bono. L’estate perduta con Alessio Boni, tratta da scritti di Cesare Pavese. Calicola di Albert Camus interpretato e diretto da Vinicio Marchioni. Nei vari interventi è stata più volte ribadita la necessità di provvedimenti urgenti a favore dei lavoratori dello spettacolo. Questa edizione 2020 del Festival rappresenta l’inizio di una ripartenza che tende al ripristino di una normalità che oggi sembra ancor più desiderata e forse appare anche non tanto lontana.

Gli ulteriori dettagli dell’intera programmazione sono contenuti nel sito del Napoli Teatro Festival Italia (https://napoliteatrofestival.it/)


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