“VIKTOR und VIKTORIA” regia di Emanuele Gamba con Veronica Pivetti



Al Teatro Augusteo di Napoli da venerdì 20 a domenica 29 aprile 2018





Servizio di Giuseppe Cotarelli





Napoli – A conclusione di una tournée di notevole successo, approda al Teatro Augusteo “Viktor und Viktoria” con Veronica Pivetti per la regia di Emanuele Gamba. Una versione teatrale tratta dal film originale di Reinhold Schunzel ambientata nella Berlino anni ’30 della Repubblica di Weimar'', a differenza di quella del più noto film di Blake Edwards dell'82 con Julie Andrews, ambientata a Parigi. Come ha confermato anche Giovanna Gra, autrice dei testi, nella conferenza stampa che ha anticipato la prima dello spettacolo del 20 aprile, nella quale l’istrionica Veronica Pivetti, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti, ha evidenziato il tema dello spettacolo che vuole sottolineare quanto l’apertura mentale e il rispetto delle scelte di una qualsiasi diversità fra cui quella sessuale, sia necessaria oggi come allora. Originali dell’epoca anche le canzoni, le  musiche (arrangiamenti  a cura di Maurizio Abeni), mentre il racconto snocciolato nel corso dello spettacolo, ripercorre il periodo post “Repubblica di Weimar”. che segnerà la fine di un’epoca e l’inizio di quella che annuncerà l’era nazista. Una storia quindi con equivoci continui, cambi di sesso, intrecci sentimentali e sullo sfondo la battaglia per la sopravvivenza che spinge Susanne Weber (Veronica Pivetti), attrice di provincia in cerca di scrittura,  a fingersi uomo, Victor, per poter finalmente lavorare per sbarcare il lunario per poi accorgersi di essere arrivata al successo. E’ l’amico attore immigrato italiano Vito Esposito (Yari Gugliucci), incontrato per caso, a suggerirgli il travestimento per farsi sostituire, data la sua impossibilità di esibirsi perché ammalato. Uno spettacolo che ha richiesto a Veronica Pivetti e agli attori del cast, fra cui l’ottimo Yari Gugliucci, Giorgio Lupano, Pia Engleberth, Roberta Cartocci, Nicola Sorrenti nei ruoli rispettivi ben resi, bravura nella recitazione e capacità di canto e ballo. La scenografia molto essenziale e funzionale agli adattamenti istantanei, quella di Alessandro Chiti che è risultata ben integrata con il gioco di luci di Alessandro Verazzi ed i costumi di Valter Azzini.

Nella storia, ambientata a Berlino, Susanne Weber (Veronica Pivetti), attrice di provincia in cerca di scrittura, alle prese con miseria, fame e freddo, incontra fortuitamente un collega attore Vito Esposito (Yari Gugliucci), un immigrato italiano che gli suggerisce di sostituirlo nella doppia identità di Viktor und Viktoria. Susanne assume quindi l’identità di maschio ma dovrà travestirsi anche da donna. Un gioco di identità (in cui la Pivetti si trova a suo agio) che riscuote successo in tutta Europa per Viktor und Viktoria  e la sua brillante compagnia formata dalla Baronessa Ellinor Von Punkertin (Pia Engleberth), Lilli Shultz (Roberta Cartocci) simpatica e buffa ballerina di fila di cui Vito si innamora e un attrezzista Gerhardt (Nicola Sorrenti). E’ un incontro fatale con il fascinoso conte Frederich Von Stein (Giorgio Lupano) che riscalderà il cuore di Susanne. In una Berlino che comincia a degenerare la nostra Susanne dovrà fare le sue scelte sentimentali fra improbabili equilibri di vita per non tradire l’amico inseparabile Vito e il conte Frederich Von Stein che è già nel suo cuore.

                                                                                            

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