TEATRO STABILE D'INNOVAZIONE GALLERIA TOLEDO

1 aprile - 3 aprile 2016   Fibre Parallele
Lo spettacolo del patibolo – Laboratorio per attori  condotto da Licia Lanera

diretto a massimo 20 partecipanti;
1       aprile: ore   9.00 - 15.00
2 e 3 aprile: ore 11.00 - 16.00 
Presso LE SCALZE - SALITA PONTECORVO 35 , NAPOLI 



IN COLLABORAZIONE CON ALTRADEFINIZIONE per Altrascena / Le Scalze 
Per info e iscrizioni : galleriatoledocasting@yahoo.it
081.425037
facebook.com/GalleriaToledo




Lo spettacolo del patibolo – Laboratorio per attori – Prima tappa: Roberto Zucco 
Damiens era stato condannato, era il 2 marzo 1757, a «fare confessione pubblica davanti alla porta principale della Chiesa di Parigi», dove doveva essere «condotto e posto dentro una carretta a due ruote, nudo, in camicia, tenendo una torcia di cera ardente del peso di due libbre»; poi «nella detta carretta, alla piazza di Grêve, e su un patibolo che ivi sarà innalzato, tanagliato alle mammelle, braccia, cosce e grasso delle gambe, la mano destra tenente in essa il coltello con cui ha commesso il detto parricidio bruciata con fuoco di zolfo e sui posti dove sarà tanagliato, sarà gettato piombo fuso, olio bollente, pece bollente, cera e zolfo fusi insieme e in seguito il suo corpo tirato e smembrato da quattro cavalli e le sue membra e il suo corpo consumati dal fuoco, ridotti in cenere e le sue ceneri gettate al vento» .
M. Foucault, Sorvegliare e punire

La punizione pubblica dei condannati era di per sé uno spettacolo. Conteneva un rituale preciso, ruoli assegnati, c’era un pubblico che, nel tumulto, partecipava alle sofferenze dei suppliziati. C’era un palco. Tutto era reale: il dolore, il sangue, gli sputi, la morte.
Il teatro si avvicina molto a questo antico intrattenimento apprezzato sia dai popolani che dai regnanti.
Quello che attirava lo sguardo del pubblico era la verità di ciò che accadeva.
Il lavoro dell’attore è quello di raggiungere la verità del supplizio senza essere appeso ad una forca.
Nei quattro giorni di laboratorio, cercheremo di raggiungere il massimo grado di verità possibile per ognuno attraverso un lavoro d’insieme e individuale.

Lavoreremo su un testo di Bernard-Marie Koltès, Roberto Zucco, la storia onirica e folle di un parricida e pluriomicida in fuga, un condannato a morte, che si libera di tutti coloro che cercano di fermare la sua avanzata verso il sole.
Un antieroe simbolo dei nostri tempi.
Si richiedono abiti comodi e la lettura del testo di Koltès che verrà inviato dopo l’iscrizione.

--------------------------------------------------------------------------------
 

 
 

Commenti