POSITANO TEATRO FESTIVAL XI Edizione dal 29 luglio al 10 agosto 2014

7 PALCOSCENICI PER IL FESTIVAL AD ALTO TASSO PANORAMICO
Piazzale della Chiesa Madre – Teatro Giardino di Via Pasitea - Piazzetta della Chiesa Nuova - Piazzetta di Montepertuso – Belvedere di Nocelle – Borgo di Liparlati - La Garitta

 
Il Positano Teatro Festival Premio Annibale Ruccello, la rassegna diretta da Gerardo D’Andrea che “offre uno sguardo sulla drammaturgia contemporanea, italiana e straniera” quest’anno celebra la sua undicesima edizione con i suoi 13 giorni di rappresentazioni per 16 occasioni di teatro: 3 novità assolute in prima nazionale.

Il Positano Teatro Festival Premio Annibale Ruccello – dichiara il Sindaco di Positano, Michele De Lucia - alla sua undicesima edizione rappresenta per me un punto d’orgoglio per aver creduto alla rinascita di questa importante manifestazione e averne incentivato la crescita grazie alla presenza di alcuni tra i nomi più prestigiosi del panorama teatrale italiano, un festival che, oltre al tradizionale Teatro Giardino ed al sagrato della Chiesa Madre, sarà ospitato nei borghi de la Chiesa Nuova, Liparlati, Nocelle, Montepertuso e, da quest’anno, La Garitta. Insomma nell’edizione 2014, ancora di più, sarà il Festival di tutta Positano, che, per due settimane, sarà la multisala teatrale più panoramica del mondo”.

 

IL PROGRAMMA

Martedì 29 luglio, Anteprima del Festival con Capone & Bungt Bangt, Massimo Masiello e le giovani allieve del Centro Studi Positano Danza, che, dalle ore 18,00 animeranno le strade del centro di Positano, con musiche e performance recitative su testo della scrittrice Antonella Cilento, finalista al premio Strega.

Alle 21,00, per il terzo anno consecutivo il Festival si inaugura sul Sagrato della Chiesa Madre con lo spettacolo “L’Amorosa inchiesta” diretto da Luca De Fusco, con Gaia Aprea, primo capitolo che lo Stabile di Napoli ha dedicato al progetto “L’Armonia Perduta” sulle opere dello scrittore Raffaele La Capria, tanto legato alla città della costiera amalfitana, dove ha trascorso gli anni della sua adolescenza, che presenzierà alla serata in suo onore.

Siamo arrivati alla XI edizione del Positano Teatro Festival ma è il decimo anno che dedichiamo il Premio al grande drammaturgo italiano Annibale Ruccello – dichiara il direttore artistico, Gerardo D’Andrea – uno degli autori contemporanei più rappresentati nel panorama teatrale. Alla sua memoria, al suo linguaggio, ai suoi personaggi, alla passione artistica, si ispira il nostro Festival sempre con un’attenzione particolare rivolta alla drammaturgia contemporanea ed alla generazione di registi, attori, attrici che partecipano ogni  anno alla rassegna di Positano. Festival plurale e Festival con i suoi 7 palcoscenici nei luoghi incantevoli della Divina Costiera che rendono possibile una equazione che si traduce nel binomio cultura e turismo”.

La prima settimana di programmazione si dipanerà lungo i suggestivi borghi che coronano il centro del paese: in scena per cinque giorni altrettanti spettacoli al femminile. il 30 luglio, nella frazione di Liparlati, vede protagoniste Cristina Donadio e Lalla Esposito nell’omaggio a Mia Martini “Col tempo”, quindi, il 31 luglio , a Nocelle, con la sua vista mozzafiato, ancora due interpreti del teatro e del cinema quali Rosaria De Cicco e Cinzia Mirabella nell’esilarante “Vacanze turche”, di cui sono anche autrici.

il 1 agosto a Montepertuso, in omaggio alla decima edizione del premio “Annibale Ruccello”, ospitato sin dal secondo anno dal Festival, Antonella Morea, con la regia di Fortunato Calvino, è la protagonista di “Anna Cappelli” uno dei più conosciuti e rappresentati testi del compianto drammaturgo stabiese,

Dal teatro e dal cinema (ricordiamo la sua partecipazione ai film di Luca Miniero “Benvenuti al Sud” e “Benvenuti al nord”, al fianco di Claudio Bisio ed Alessandro Siani) arriva il 2 agosto, alla Chiesa Nuova, l’attrice Nunzia Schiano che con la cantautrice Myriam Lattanzio porta in scena lo spettacolo-recital “Femmene”

Il nuovo palcoscenico de La Garitta, uno dei luoghi più suggestivi del territorio positanese, ospiterà invece uno spettacolo per bambini di tutte le età, il maestro Bruno Leone e le sue guarrattelle allieteranno la sera del 3 agosto con “Storie di Pullecenella”

Dal 4 agosto si approda al Teatro Giardino di via Pasitea, tradizionale sede festival, sul cui palcoscenico si esibiranno, nell’ordine: Carmine Borrino, autore ed interprete di “Antica Babilonia”, diretto da Roberto Azzurro, spettacolo che sarà preceduto dalla lettura dell’attrice Martina Carpi di una lettera di Tiziano Terzani sulla guerra.

Il 5 agosto arriva uno dei grandi protagonisti della scena italiana, l’attore Paolo Graziosi che con Elisabetta Arosio è interprete dello spettacolo “Edipo in compagnia”, testo e regia Alberto Bassetti per la prima volta in Campania .

Dalla scuola del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, il giovane Filippo Renda rilegge il “George Dandin” di Moliere nello spettacolo “Il marito smarrito”, in scena la sera del 6 agosto

il 7 agosto è la serata dedicata al Premio Annibale Ruccello, alla proclamazione del vincitore della decima edizione seguirà lo spettacolo “Totò e Vicè” che il duo composto da Salvo Vetrano e Stefano Randisi hanno tratto ispirandosi all’opera del compianto poeta Franco Scaldati. Il premio Annibale Ruccello consiste in un’opera originale di Riccardo Dalisi, architetto designer e premio Compasso D’Oro 1981.

Una prima assoluta è lo spettacolo dell’attore e regista Massimo Andrei (ricordiamo i suoi film “Mater Natura” e “Benur”) “Un pop antico”, in cui si gioca sul contrasto tra tradizione e sperimentazione in arte e cucina, in scena l’8 agosto.

La sera del 9 agosto Mariano Rigillo con Anna Teresa Rossini accompagnati dal sassofonista Marco Zurzolo, omaggeranno Eduardo De Filippo, nei trent’anni dalla scomparsa, con lo spettacolo in prima assoluta “‘O culore d’ ’e pparole”, tutto incentrato sulla poesia del grande drammaturgo.

Concluderà la programmazione del Festival l’oramai attesa serata dedicata al “Teatro che verrà”, di cui saranno protagonisti i tre corti scelti dal Direttore D’Andrea nel corso dell’ultima edizione de “La Corte della Formica”, il festival di corti teatrali diretto da Gianmarco Cesario, andato in scena ad ottobre 2013 al Teatro Piccolo Bellini di Napoli. I titoli selezionati sono “Le (S)confessioni” scritto e diretto da Fabio Pisano, “La svolta” di Franco Cossu, regia di Massimo Masiello, e “Trash Express” scritto e diretto da Luigi Cesarano

 

 


 

IL PREMIO ANNIBALE RUCCELLO

ALBO D’ORO

2002  Enzo Moscato

2003  Isa Danieli

2004  Fausto Paravidino

2005  Fausto Russo Alesi

2006  Compagnia Elicantropo

2010  Michele De Lucia, Sindaco di Positano, per aver ridato vita al Festival

2011  Spiro Scimone

2012  Peppino Mazzotta

2013  Leopoldo Mastelloni (alla carriera)

 

LA GIURIA del premio è composta dai seguenti giornalisti:

GIULIO BAFFI (La Repubblica) MORENO CERQUETELLI (TG3)  STEFANO DE STEFANIS (Corriere del Mezzogiorno) CECILIA DONADIO (RAI TG Regione) TITTA FIORE (Il Mattino)  DIEGO PAURA (Roma) 

 

QUEST’ANNO IL PREMIO ANNIBALE RUCCELLO CONSISTE IN UN’OPERA IDEATA E REALIZZATA DAL MAESTRO RICCARDO DALISI

Disegnare la maschera

Disegnare la maschera  è un’occasione di ricerca spirituale. È un rivolgersi al proprio intimo affinché emergano sensi e strati di sé umanamente caratterizzati dallo stimolo, dall’occasione offerta, da qualcosa che è espressione antica dell’umanità. Essa ci appartiene, appartiene a tutti. E ciò è conoscenza, è consapevolezza attiva. La capacità di guardarsi, che è alla base di ogni ricerca interiore, è fondante deve superare ogni preconcetto. Va inteso come spirituale quell’ampliarsi della visione. Significa anche capacità di distinzione, di scelta, di discernimento. Le maschere sono infatti accentuazioni, alterazioni dell’io di fronte alle difficoltà della vita.

L’esperienza è portata avanti esplorando i tantissimi modi della maschera, a partire da quelli che conosciamo  o facendone scaturire altri da noi stessi. In tutto ciò si nasconde un arricchimento della sensazione di noi stessi, del sentimento dell’io che ci permette di proiettarci meglio nella dinamica convulsa e contraddittoria della vita.

Riccardo Dalisi

 

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