“UN ALTRO VIVIANI “ con  Carmen Femiano  e  Edoardo Puccini

Rassegna  WUNDERKAMMER  - galleria d’arte D.A.F.NE   Napoli  9 febbraio  2018




servizio di   Rita Felerico




Nel ricordare Raffaele Viviani  a 130 anni dalla nascita, 10 gennaio 1888 - Castellammare di Stabia, si è posto soprattutto l’accento da parte di molti critici e studiosi  sulla sua dimensione di artista europeo e sul suo linguaggio poetico,che va ben oltre il realismo nel quale di solito lo si ‘stringe’, limitando così la sua espressività su parametri che non gli sono estranei ma che non lo raccontano in tutta la sua complessità e senso. Lo ha scritto in un breve ma esaustivo articolo apparso su Proscenio Enrico Fiore, lo colgono nel più intimo e carnale significato  Carmen Femiano e Edoardo Puccini in uno spettacolo, Un Altro Viviani, dove musica, parola, poesia vengono così ben intrecciate ed equilibrate tanto da creare una trama/gioiello da palcoscenico.  La versatile, elegante Carmen accompagnata dalle tonalità diverse e colorate della  chitarra del Maestro Puccini  interpreta con profonda intensità un Viviani più vicino alla persona che era nella vita reale che a quello immaginato. Un volto diverso del Maestro della Rumba degli scugnizzi,  un aspetto emerso essenzialmente nella seconda parte della sua autobiografia, ancora poco conosciuta, data alle stampe  nel 2012;  la prima parte era stata edita nel 1928  ed è solo alla fine degli anni quaranta che il Maestro Viviani sentì la necessità di rivedere, correggere, completare il primo scritto. “In questa seconda e ultima prospettiva – si legge nel programma di sala - approfondisce particolarmente il rapporto arte-vita, integrando riferimenti di eventi, situazioni, emozioni che meglio avrebbero fatto comprendere l’evoluzione del suo percorso artistico, largamente ispirato dalle sue esperienze personali e dal suo attento sguardo sulla società contemporanea”. Una sfida affascinante estrapolare e trasfondere il lato meno noto di un autore amato, cantato, conosciuto da un pubblico di tutte le età e impresso nella cultura di una tradizione e di un folklore che appartengono anche senza volerlo all’immaginario e al  DNA  di un’intera comunità sociale.

E’ Carmen a sciogliere i nodi, a cantare – con la sua bella colorazione e timbro da mezzosoprano - tutta la poesia dei testi, con toni quasi sussurrati che vanno dritti al cuore,  svelando una Napoli chiassosa ma in pieno, sofferto movimento,  in cerca di modi e stratagemmi per placare fame e dolori. E’ Carmen a immedesimarsi in quella lingua meticcia malinconica, rassegnata, critica ma carica di un ribelle piglio fatto di passione e di amore. “Cantare -  spiega  Carmen in una intervista  -  è un’esperienza fisica, bisogna essere capaci di riuscire ad avere un contatto con le proprie emozioni per saperle comunicare agli altri”.  E Carmen ci riesce, trasformando la bellezza  dei testi e della musica  in esperienze non solo da ascoltare, ma da toccare in un punto nascosto della nostra anima. Edoardo la segue e  ne sottolinea i passaggi di emozione, non semplicemente accompagnando, ma creando di nota in nota e di volta in volta la forma musicale che in quel momento viene a nascere, nell’interagire con il pubblico, nel dialogare con i sentimenti del pubblico. Un discorso stroncato in partenza se non ci fosse un’intesa profonda.  Lo spettacolo, ospitato dal Teatro Area Nord il  3 febbraio scorso  e precedentemente al Tram, si è inserito nell’ormai seguitissima e nota rassegna di Wunderkammer  ideata da Diego Nuzzo presso il suggestivo spazio della Galleria d’Arte D.A.F.NA  di Danilo Ambrosino in via Santa Teresa degli Scalzi, dove era ospitata una mostra di Nino Longobardi che ben si sposava con l’atmosfera dello spettacolo.

Carmen Femiano. Diplomata come Mezzo Soprano al Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli, è assistente alla regia, sceneggiatrice e attrice in film come “Francesca e Nunziata”, “Dio ci ha creato gratis” per la regia di Lina Wertmüller. Ha ricoperto poi vari ruoli in alcune fiction di successo come Incantesimo e La Squadra.
Ha fatto parte della Compagnia Stabile del Teatro Bellini di Napoli diretta da Tato Russo e da cantante della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Una grande passione è anche il Jazz, ha inciso fra gli altri con Francesco D’Errico, Ares Tavolazzi, Fabrizio Sferra, Salvatore Tranchini. Importante la sua attività come actor coach.

Edoardo Puccini è un beniamino del pubblico napoletano; Maestro versatile, tecnicamente completo, particolarmente espressivo ,con la sua chitarra – anche quella a 12 corde – accompagna le voci di grandi interpreti della canzone classica napoletana, del fado, esibendosi  anche in ensemble di prestigio e  continuando ad approfondire con passione il suo amore per la musica.



Direzione artistica di Diego Nuzzo

Fotografo di scena Giancarlo de Luca




©RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti