“RENEIXER” regia di Enrique Vargas

Per Napoli Teatro Festival Italia al Palazzo Fondi di Napoli dal 26 al 29 giugno 2019

Servizio di Rita Felerico

Napoli – “Napoli è terra di contrasti e assolutamente dionisiaca”, ha affermato il famoso regista colombiano Enrique Vargas in una recente intervista al Mattino a cura di Luciano Giannini, già ospite del Napoli Teatro Festival Italia nel 2008 con uno spettacolo non dimenticato. Cosa deve fare Napoli per rimanere in equilibrio sopra un uovo, torna quest’anno a Palazzo Fondi con il suo Teatro de los Sentidos mettendo ‘in scena’ l’enigmatico Reineixer, un percorso di ricerca che prende avvio con Memoria del vino o i giochi di Dioniso, una drammaturgia del 2000. Le varie repliche in più giorni non sono riuscite a soddisfare le richieste e molti sono rimasti a ‘bocca asciutta’. Ammessi per volta solo 30 spettatori. Per uno spettacolo così speciale, che lascia gli spettatori sospesi nelle loro emozioni per tanto tempo anche dopo la fine, abbiamo chiesto ad Enrica Punzo, esperta di ‘sentimenti’, presente allo spettacolo, di raccontarci le sue impressioni: “Sul pianerottolo del primo piano di palazzo Fondi venti spettatori appena usciti dall’ultimo spettacolo di Vargas non fanno nulla....respirano….guardano a terra...si muovono lentamente...si aggiustano i capelli: ognuno è immerso dentro di se ma nessuno si allontana dagli altri. Una collaboratrice di Teatro Festival li invita a scendere, ad andare: ”si...lo spettacolo è finito...”Venti adulti appena nati, un po’ increduli ed accomunati dall’esperienza appena vissuta, non sono pronti ad immergersi nel caos della città, istintivamente si fermano per assaporare ancora le sensazioni di Reneixer. Facciamo un passo indietro: il percorso si dipana al buio, nel silenzio,  gli attori ci conducono indicandoci la strada con contatti lievi come il tocco di una farfalla e siamo subito in una dimensione onirica densa di profumi di liquirizia, di ambra, di fiori, vino, terra e densa di sussurri carichi dell’intensità della vita degli altri. Siamo chiamati a riappropriarci del segreto della terra che produce uva e dell’uomo che con le sue mani la schiaccia, ne estrae il succo e lo trasforma in fluido vitale: il vino.  Alla luce di una candela tocchiamo la terra e ci riposiamo sopra. La trasformazione richiede cura, tempo. Siamo scalzi, col capo poggiato sulla terra, rannicchiati in posizione fetale e aspettiamo che dal nostro rapporto con la terra nasca il vino. Ecco...è successo: il succo d’uva si è trasformato e noi con lui. Il linguaggio del mito e i nostri sensi risvegliati attivano il cambiamento anche dentro di noi. Brindiamo alla terra, alla vita, ai segreti e torniamo a casa con un pizzico di terra avvolto in un sacchetto di canapa. Il silenzio ed i nostri sensi ci fanno accedere alle nostre potenzialità di trasformazione ed il piccolo dono che abbiamo in tasca ce lo ricorda.

di Teatro De Los Sentidos
regia
Enrique Vargas
drammaturgia
Enrique Vargas & Teatro De Los Sentidos
coordinamento artistico
Gabriella Salvaterra
direzione tecnica
Gabriel Hernandez
luci
Pancho Garcia
paesaggio sonoro
Stephane Laidet
musiche
Pancho Garcia
costumi
Patrizia Menichelli
paesaggio olfattivo
Giovanna Pezzullo
scene e installazioni
Gabriella Salvaterra
organizzazione
Claudio Ponzana
abitanti
Chiara Baffi, Pancho Garcia, Gabriel Hernandez, Arianna Marano, Patrizia Menichelli, Giovanna Pezzullo, Gabriella Salvaterra, Daniela Cossu, Joan Gerard TORREDEFLOT
produzione
Teatro De Los Sentidos



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