“PARENTI SERPENTI” regia di Luciano Melchionna con Lello Arena

Al Teatro Cilea di Napoli dal 26 gennaio al 29 febbraio  

 

Servizio di Pino Cotarelli


Napoli – Al Teatro Cilea “Parenti serpenti” un soggetto di Carmine Amoroso da cui è stato tratto l’omonimo film di Monicelli. In questa versione teatrale sapientemente condotta da Luciano Melchionna che ha previsto scene anche in platea fra il pubblico, un istrionico Lello Arena che ha alternato la narrazione alla recitazione (piuttosto al di sopra delle righe), nel ruolo di un genitore dalla lucidità alternata alla demenza senile, con la sua illusa e affettuosa visione dei figli che invece nella realtà sono ben diversi. L’introduzione iniziale con presentazione dei figli e delle singole loro famiglie è la dimostrazione di quanto sia per lui difficile staccare quel cordone ombelicale. Affianca l’attore della Smorfia, Giorgia Trasselli nel ruolo ben reso di una moglie paziente e accomodante per le stranezze del marito, protesa, difensiva e premurosa verso figli e nipoti, che all’apparenza sembrano ricambiare quell’affetto quando si incontrano nella casa paterna per le feste di Natale. Un cast efficace e collaudato anche da un itinerario che ha già portato questa rappresentazione in varie sale d’Italia guadagnandole anche alcuni premi. La storia mette a nudo quella disinvoltura che spesso si ha nel trovare una “soluzione” quando la gestione dei propri genitori diventata problematica; troppo spesso il “fastidio” si risolve nell’affidamento ad istituti per anziani dimenticando con superficialità i sacrifici fatti nel passato dai genitori; ci trasformiamo in cinici risolutori con quella freddezza e quella disinvoltura, che quando la riscontriamo in altri ci viene facile definirli serpenti. Inutile dire che nella riunione natalizia i due genitori annunciano ai figli che ormai anziani hanno il desiderio di vivere presso uno di loro al quale per premio daranno la pensione e la casa. La risposta dei figli, dopo una travagliata analisi delle singole problematiche familiari in cui vengono fuori mancati figli, outing celati, ecc., la disperata ricerca di una destinazione cade su una soluzione drastica che riserviamo allo spettatore per non togliergli la sorpresa. La scenografia di Roberto Crea è essenziale, con un movimento di rotazione per evidenziare le angolature diverse e scala per i piani superiori da dove verrà addobbato l’albero di Natale simbolo di una pace che si rileverà soltanto formale. 

 
Fabrizio Vona / Alfredo
Autilia Ranieri / Milena
Andrea de Goyzueta / Alessandro
Carla Ferraro / Gina
Annarita Vitolo / Lina
Rafaele Ausiello / Michele
Lello Arena / Saverio
Giorgia Trasselli / Trieste
scene Roberto Crea
costumi Milla
musiche Stag
disegno luci Salvatore Palladino
assistente alla regia Sara Esposito
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro

 

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