LA TRAVIATA, musiche di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave

Al Teatro San Carlo di Napoli dal 14 al 23 maggio 2021

Servizio di Pino Cotarelli


Napoli – `La Traviata` restituisce al pubblico del teatro San Carlo, seppur nel rispetto delle misure di sicurezza, la magia della rappresentazione dal vivo, dopo mesi di opere-concerto trasmessi in streaming, a causa della emergenza pandemica. L'opera tratta da “La signora delle camelie” di Alexandre Dumas (figlio), che con il “Rigoletto” ed il “Il Trovatore”, fa parte della trilogia del maestro Giuseppe Verdi, con la sua trainante trama musicale e le grandi “arie” note ai più, da sempre entusiasma e trascina le platee di tutto il mondo, a conferma del suo indiscusso valore. In questa versione, con la regia di Marina Bianchi, viene preferita la soluzione semiscenica con una scenografia essenziale: pochi tavolini, alcune sedie, una dormeuse, due piante e in alto un lampadario di cristalli, che appaiono nella penombra degli ambienti scuri. Posto sul fondo, il coro; tutti in abito elegante scuro, come per gli altri personaggi ad eccezione di Violetta che indossa un sontuoso vestito in taffetas plissé con diversi toni di rosso e arancio che lo stilista Roberto Capuccio adottò per June Anderson al San Carlo, per altro lavoro del 2002. Un tocco di colore sulla prevalenza del nero, per evidenziare ed esaltare i momenti di festa dell’opulenta società dell’epoca e diventare poi simulacro della vita che si estingue di Violetta, (appare vuoto e abbandonato su una sedia), quando ancora sembrava rinascere la speranza di vivere il grande amore per Alfredo. Il soprano Aleksandra Kurzak, nel ruolo di Violetta Valéry, ha fatto apprezzare i particolari e difficili virtuosismi canori che Giuseppe Verdi ha riservato alla protagonista, ponendosi ad un buon livello di resa canora e scenica. Particolarmente intensa è stata anche la resa del baritono George Gagnidze, nel ruolo di Giorgio Germont. Il tenore Piero Pretti, nel ruolo di Alfredo, ha dato prova sufficiente della sua competenza canora. Ottima la conduzione del maestro Karel Mark Chichon nelle alternanze dei passaggi musicali delicati, dei crescendo trionfali e nella direzione degli attacchi e degli assoli dei cantanti e del coro. Preziosa la regia di Marina Bianchi, anche se l’adeguamento alle misure di sicurezza per la pandemia, ha limitato i contatti fra gli artisti, rendendo alcune scene un po' fredde anche se sufficientemente efficaci.  Una regia di precisone nel coordinamento di moltitudini di presenze contemporanee sulla scena e nei tempi di esecuzione scenografica.

La storia è quella di Violetta Valéry che vive a Parigi nella metà del XVIII secolo, che in occasione di una delle tante sue fastose feste, conosce Alfredo Germount presentatogli dal suo nobile amico Gastone. Alfredo non è gradito al barone Duphol, amante di Violetta, ma trova comunque il modo di confessare il suo amore a Violetta che resta lusingata dal corteggiamento di Alfredo anche se avverte quel sincero amore come minaccia per il suo desiderio di libertà. Ma non è possibile sottrarsi a quel sentimento che si appropria sempre più della sua solitudine dorata. Così i due decidono di vivere insieme quel travolgente amore nella villa di campagna di Violetta. Ma troppe sono le spese di sostentamento e Violetta pensa di vendere i propri mobili di casa per far fronte ai costi elevati della vita fastosa che continua a vivere col suo amato. Alfredo apprezza la vita frenetica e le attenzioni che Villetta riserva solo a lui, poi però apprende dalla cameriera Annina, le intenzioni di Violetta e decide di partire per Parigi per risolvere quelle difficoltà economiche di cui si sente il principale artefice. Intanto a casa di Violetta si presenta il padre di Alfredo, il barone Giorgio Germont, che accusa Violetta di voler approfittare del patrimonio del figlio, ma quando vede la lista dei mobili da vendere che Violetta gli mostra, l’uomo chiede scusa, insiste però affinché rinunci ad Alfredo che deve tornare alla casa paterna per non compromettere il matrimonio della figlia. Violetta disperata, confida di essere anche malata e accetta malvolentieri di accontentare il padre di Alfredo annunciando in una lettera all’amato, il suo ritorno con il suo ex amante Duphol. La gelosia irrefrenabile di Alfredo lo condurrà ad umiliare Violetta in una festa in presenza di invitati, dove la tratta da prostituta. Ormai Violetta è lontana da Alfredo, la sua malattia peggiora mentre riceve la lettera da Giorgio Germont che gli annuncia che vuole svelare tutto ad Alfredo che ormai ha comunque perso. Alfredo al corrente di tutto non potrà far altro che assisterla mentre la sua vita si spegne, nel profondo pentimento suo e del padre cosciente ormai tardi del male fatto. 


LA TRAVIATA

Opera in tre atti

Libretto di Francesco Maria Piave dal dramma La dame aux camélias di Alexandre Dumas

Direttore | Karel Mark Chichon

Maestro del Coro | José Luis Basso

Regia | Marina Bianchi

 

Interpreti

Violetta Valery | Aleksandra Kurzak (14, 16, 20, 22) /  Ailyn Pèrez (15, 18, 23)

Flora Bervoix | Mariangela Marini                                                                       

Annina | Michela Petrino

Alfredo Germont | Piero Pretti  (14, 16, 20, 22) / Ivan Magrì (15, 18, 23)

Giorgio Germont | George Gagnidze

Gastone | Lorenzo Izzo

Il barone Douphol | Nicolò Ceriani

Il marchese d’Obigny | Donato Di Gioia

Il dottor Grenvil | Enrico Di Geronimo

 

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

Produzione del Teatro di San Carlo

Esecuzione in forma semiscenica

Spettacolo in italiano con sovratitoli in Italiano e in Inglese

Durata: 2 ore e 40 minuti circa, compreso un intervallo di 15 minuti

Progetto Regione Lirica 2021

Evento programmato e finanziato dalla Regione Campania

 

 

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