“NON FARMI PERDERE TEMPO - tragedia comica per donna destinata alle lacrime” scritto e diretto da Massimo Andrei con Lunetta Savino ed Eduarda Iscaro

Per Napoli Teatro Festival Italia al Teatro Sannazaro il 27 e 28 giugno 2019


Servizio di Pino Cotarelli

Napoli – “Non farmi perdere tempo” coniuga l’innata ironia complice e contagiosa di Massimo Andrei con l’enorme bravura della poliedrica Lunetta Savino, su di un testo dello stesso Massimo Andrei, che ne ha curato anche la regia, che racconta, con ironica drammaticità, leggerezza e simpatia, il declino della vita di Tina (Lunetta Savino), ragazza di ventisette anni, che ne dimostra una trentina in più, perché affetta da invecchiamento precoce da Sindrome di Werner. Un dramma raccontato con leggerezza che riesce a muovere le corde della commozione e dell’ilarità contemporaneamente, decretando un successo che appare fin dalle prime battute, meritato e scontato e giustificano gli interminabili e meritati applausi che il  pubblico ha tributato alla prima del 27 giugno al teatro Sannazzaro per il Napoli Teatro Festival Italia. Non farmi perdere tempo è quindi l’invito che Tina fa a sé stessa per divorare quello che gli resta della vita, prima ancora di rimanerne vittima. 

Spinta da un’improbabile forza positiva che appare inesauribile, che non vuole conoscere limiti ed ostacoli, Tina si concentra su quanto è più possibile realizzare, senza tralasciare ciò che ha rimandato da troppo tempo; aspirazioni, amore, passioni, fatti familiari, lavoro, con quel vigore che tutto fa sembrare realizzabile. Si rifugia, forse in maniera consapevole, anche nella fantasia, anche se non perderà mai di vista la sua realtà che gli viene ricordata puntualmente dal medico a cui oppone la sua inconsueta vitalità, alla maniera del protagonista de l’uomo dal fiore in bocca di pirandelliana memoria. Alla coetanea (Eduarda Iscaro) che gli fa compagnia suonando pezzi datati alla fisarmonica, la preghiera di aggiornare il suo repertorio con pezzi moderni, che accenna di tanto in tanto, nella speranza di una possibile futura e tanta agognata Kermesse finale in un teorico locale, nel quale forse poter congedarsi alla grande. Harry è invece una bambino che incontra nelle scale di casa al quale porta giocattoli ipotizzando una sua passione per Harry Porter. Un teorico amore dei tempi della scuola al quale affidare tutte le sue lettere, le recondite passioni e i regali senza ricevere mai risposte e i suoi nipoti irriconoscenti, interessati solo alla sua eredità. Rendere accettabile e buffo un evento triste può forse aiutare a metabolizzarlo ed accettarlo e può servire anche a combatterlo meglio.

scritto e diretto da MASSIMO ANDREI
con LUNETTA SAVINO, EDUARDA ISCARO
scene DANIELE STELLA
costumi ANNALISA CIARAMELLA
musiche CLAUDIO ROMANO
luci LUCIO SABATINO
aiuto regia MARIO ZINNO
prodotto da MAURIZIO MARINO per ARTETECA, STEFANO SARCINELLI per LAPRIMAMERICANA, MASSIMO ANDREI per MATER


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