“LA TRAVIATA” musiche di Giuseppe Verdi libretto di Francesco Maria Piave



Al Teatro San Carlo di Napoli dal 20 maggio al 20 giugno 2018
 

Servizio di Pino Cotarelli



Napoli – Ritorna al teatro San Carlo l’opera “La Traviata” che con il “Rigoletto” ed il “Il Trovatore”, fa parte della trilogia del grande maestro Giuseppe Verdi. Tratta da “La signora delle camelie” di Alexandre Dumas (figlio), quest’opera con la sua trainante trama musicale e le sue grandi “arie”, molto note al pubblico, da sempre entusiasma e coinvolge platee di tutto il mondo  e conferma il suo indiscusso e puntuale successo. Nella prova generale del 19 maggio scorso (incasso in parte devoluto all'ONG - Growth a sostegno del progetto di ristrutturazione della scuola materna e costruzione di un pozzo per i bambini di Somapura), il soprano Nino Machaidze, nel ruolo di Violetta Valéry, ha fatto apprezzare i suoi particolari virtuosismi canori, elevando i livelli della rappresentazione. Particolarmente intensa anche la resa del baritono Fabian Veloz, nel ruolo di Giorgio Germont e non è stato da meno il tenore Francesco Demuro, nel ruolo di Alfredo. Una messa in scena con costumi d’epoca e scenografie drappeggianti ed essenziali che ha ribadito la validità dell’opera anche nel pieno rispetto della versione classica, lontana da superflue contestualizzazioni. Un’ottima conduzione del maestro Jordi Bernacer  nelle alternanze di passaggi musicali delicati e crescendo trionfali e nella direzione degli attacchi e degli assoli dei cantanti. Intesa e toccante anche la lettura della lettera di Alfredo, da parte di Violetta ormai costretta a letto dalla malattia, che viene sottolineata dalle struggenti note di un solitario violino. Della preziosa regia di Lorenzo Amato si è notata la meticolosa precisone nel coordinamento di moltitudini di presenze contemporanee sulla scena nelle feste e nei tempi di esecuzione scenografica. Bella la coreografia dei balli esibiti durante le feste.

La storia è quella della mondana Violetta Valéry che vive a Parigi nella metà del XVIII° secolo, alla quale in occasione di una festa, gli viene presentato Alfredo da Gastone un suo nobile amico. Non gradito al suo amante Duphol, Alfredo riesce comunque a confessare il suo amore a Violetta. Anche se lusingata, pur accettando il corteggiamento di Alfredo, Violetta non rinuncia al suo amore per la libertà, tranne poi ad accorgersi di amarlo. I due decidono quindi di vivere insieme nella villa di campagna di Violetta, ma le spese di sostentamento incominciano a scarseggiare e Violetta pensa di vendere i propri mobili di casa. Alfredo ignaro di tutto, apprende da Annina la cameriera, le intenzioni di Violetta e decide di partire per Parigi per risolvere le difficoltà economiche delle quali pensa di essere il principale artefice. Intanto a casa di Violetta si presenta il padre di Alfredo, il barone Giorgio Germont; accusa Violetta di voler approfittare del patrimonio del figlio Alfredo e quando Violetta gli mostra la lista dei mobili che vuole vendere, l’uomo le chiede scusa ma insiste perché rinunci ad Alfredo perché torni alla casa paterna per non compromettere il matrimonio della figlia. Violetta anche se disperata, comprende malvolentieri che non può che accontentare il padre di Alfredo e annuncia in una lettera all’amato, il suo ritorno definitivo con il suo ex amante Duphol. La gelosia irrefrenabile di Alfredo lo condurrà ad umiliare Violetta in una festa in presenza di invitati, dove la tratta da prostituta. Ormai Violetta è lontana da Alfredo, la sua malattia peggiora mentre riceve la lettera da Giorgio Germont che gli annuncia che vuole svelare tutto ad Alfredo. Ma Alfredo ormai al corrente di tutto non potrà far altro che assisterla mentre la sua vita si spegne, nel profondo pentimento suo e del padre cosciente ormai tardi del male fatto. 

Violetta, Nino Machaidze  
Alfredo, Francesco Demuro  
Flora, Tonia Langella  
Annina, Michela Petrino  
Giorgio, Fabian Veloz  
Gastone, Lorenzo Izzo  
Il barone Douphol, Roberto Accurso  
Il marchese D’Obigny,  Nicola Ebau   
Il dottor Grenvil,  Gianluca Breda  
Matador, Giuseppe Ciccarelli  
Nuova produzione del Teatro di San Carlo
Direttore | Jordi Bernacer  
Regia | Lorenzo Amato
Scene | Ezio Frigerio
Costumi | Franca Squarciapino
Luci | Fiammetta Baldiserri
Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo

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