Valeria Lombardo a Roma con “Nord Sud Ovest Est”

Testo omaggio a Chaplin al Teatro Lo Spazio fino al 7 agosto
Servizio di Laura Canevali
Roma - Valeria Lombardo è in questi giorni in scena al Teatro Lo Spazio con il testo Nord Sud Ovest Est,  per la regia di Gloria Catizone, dove racconta la crisi del lavoro in particolare riferita alla figura dell’artista, eterno vagabondo, in cerca di un’occasione.
Partendo dal personaggio di Chaplin attraverso la Sicilia e i personaggi che incontriamo Valeria Lombardo rende con sarcasmo e poesia una situazione difficile sempre più nel panorama italiano con una visione di denuncia ottimista.
Che rapporto ha con il sociale? In che cosa questa commedia ha temi antichi e in cosa attuali?
Questa commedia può dirsi sia antica che contemporanea perché tratta il tema del potere e l’abuso nei confronti dei ceti deboli. In questo caso contemporaneità e antico si fondono.
Ci parli dello spettacolo.
Lo spettacolo tratta il tema del problema del lavoro in particolare riferito all’artista. Non è un caso che la rappresentazione inizi con la proiezione di un documentario da me realizzato ispirato a Il vagabondo di Charlie Chaplin", omaggio e tema conduttore. Perché è con il Novecento che inizia la crisi sociale culminata, come possiamo vedere, nella situazione attuale. All’interno dello spettacolo troviamo vari personaggi che fanno pensare a questo, seppure divertendo lo spettatore.  Si ride e si riflette con leggerezza. Alla fine un testo di Brecht accompagnato da pianoforte smorza le risa con poesia.
A chi si ispira quando scrive? Chi sono i suoi maestri?
Nessuno, i miei personaggi escono dalle viscere delle emozioni che provo e che faccio tradurre dalle persone con cui lavoro. In questo caso è stato un lavoro a quattro mani con la regista della commedia.
Perché la gente dovrebbe venire a vedere questa rappresentazione?
Perché è una commedia come dicevo di denuncia, ma con una visione ottimista rendendo partecipe lo spettatore, che tratta temi sociali con leggerezza provocando riflessione. E’ un lavoro nuovo rispetto ai testi che ci sono.
Che messaggio ha voluto trasmettere?
Il messaggio è molto semplice e arriva diretto al pubblico ed è che nelle crisi bisogna stare compatti per venirne fuori.
Quali sono state le reazioni positive e negative che hanno inciso sul suo lavoro?
Abbiamo debuttato a Palermo riscontrando emozioni positive che sono accresciute col tempo. Sono soddisfatta.
Cosa l’ha spinta a fare teatro?
La vocazione è nata presto. Me ne sono accorta quando riuscivo ad assimilare personalità altrui ironizzando sulle loro caratteristiche e facendole mie, creando nuovi personaggi. Ho sempre avuto passione artistica: ho iniziato con la tv fatto canto e ballo e ora da vent’anni mi dedico alla recitazione.
Lei oltre che attrice è regista. Ci può parlare di questi ruoli come li vive ogni sera?
I due ruoli cosi differenti all’apparenza sono in realtà complementari in quanto quando recito metto in scena le emozioni più intense mentre nella regia la visione è più tecnica devo incanalare le emozioni che altrimenti trasborderebbero nella scena.


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