Con “Ulisse nell’Ade” e “Ritorno ad Itaca” termina “Storie dall’Odissea”, racconto in capitoli dell’opera omerica

Parco Archeologico del Comune di Bacoli il 14 e 15 luglio e fino al 28 luglio con altri miti dell’antichità

Servizio di Francesca Myriam Chiatto

Bacoli – Si è conclusa la rassegna di spettacoli in programma per il ciclo “Storie dall’ Odissea”, all’interno del Parco Archeologico del comune di Bacoli, con due opere, “Ulisse nell’Ade” e “Ritorno ad Itaca”, nella traduzione di Rosa Calzecchi Onesti, che riprendono il famosissimo mito omerico, rinnovandolo con temi e idee volutamente non sempre fedeli all’antichità greca. La discesa nell’Ade, per esempio, per abbracciare idealmente le anime delle persone a lui care, è un’impresa che solo Ulisse, tra i viventi, può compiere, ma non è propria della mentalità dei Greci, che credevano piuttosto nell’eternità del ricordo. Tra innovazioni e classicismo, gli spettacoli ripercorrono le tappe esistenziali del viaggio dell’eroe, attraversando i sentimenti per la sua Penelope e la sua patria e la vendetta che attende chi lo ha tradito, in una scena di forte violenza ed impatto emotivo. Nella suggestiva cornice del sito flegreo, gli episodi sono stati portati in scena da Eva Cantarella e Giovanna Bozzolo il 14 e il 15 luglio e il 14 anteposti dall’ultima rappresentazione nell’ambito del Festival dei Giovani di INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico, in cui a salire sul palco sono stati gli studenti del liceo statale Alessandro Manzoni di Caserta, scelti tra le scuole campane selezionate in tutta Europa. La loro rappresentazione, “Processo a Medea”, ha preso spunto da un «processo letterario», in cui alla presenza di eminenti personalità si è deciso di mettere in luce la poetica sentimentale di Medea, con tanto di Accusa e Difesa per un processo in piena regola. Il mito è stato in questo caso contaminato da alcuni spunti tratti dall’amore dei protagonisti del dramma, raccontato da Apollonio Rodio nelle Argonautiche. Il Festival del Dramma Antico non ha tuttavia chiuso definitivamente i battenti. La manifestazione che è stata realizzata dalla Regione Campania, con la collaborazione tra il MiBACT – Parco Archeologico dei Campi Flegrei, la Fondazione Campania dei Festival e l’INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico, si avvale del contributo della Camera di Commercio di Napoli e del patrocinio del Comune di Bacoli, continuerà fino al 28 luglio nel medesimo sito, con una selezione di lavori teatrali per celebrare altri grandi miti dell’antichità. In accordo col direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, la Dott.ssa Anna Imponente, sarà possibile, inoltre, prima degli spettacoli, prendere parte ad una visita guidata alle antiche Terme di Baia e raggiungere il sito delle rappresentazioni grazie a una navetta messa a disposizione dalla Fondazione Campania dei Festival.

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